Curry e Bryant sugli scudi, Gallinari non ripete

“Pensavo che mi odiassero…Invece è stato magnifico…”. Con un sorriso raggiante per aver contribuito alla vittoria col massimo stagionale (31 punti) Kobe Bryant ha vinto la prima partita del suo tour d’addio che ha risvegliato l’interesse di Washington col tutto esaurito (20536 spettatori, non si è visto Obama tifoso dei Bulls) anche se l’atmosfera alla Werizon Arena è stata meno celebrativa rispetto la notte precedente a Filadelfia, la sua città natale.
 
Kobe ha smentito se stesso: due giorni prima aveva affermato di non reggere più i 48 minuti, invece nel finale i 37 anni non si sono sentiti e Black Mamba ha segnato i punti decisivi dimostrando di aver perfettamente recuperato nonostante un intervallo di sole 24 ore con la trasferta di mezzo per  raggiungere la capitale che sperava anche un bis dopo la vittoria dei Wizard a Cleveland grazie a John Wall che ha nuovamente superato i 30 punti senza però gustare la ciliegina sulla torta.
 
“Magic” Curry con 40 punti in tre quarti, di cui 28 nel terzo tempo ha trasgredito la supplica del padre, il commentatore  degli Hornets ed ex star della frachigia della Carolina In un’intervista radiofonica Dell aveva supplicato “Ti prego di non rovinarmi”, il figlio che ha trascorso la sua gioventù a Charlotte e giocato con la maglia della Davidson di Bob McKillop un guru del basket molto conosciuto in Italia ha trasgredito il bel quadretto  di una famiglia impeccabile.
 
Stephen ha giocato un’altra  gara perfetta (8/11 da 3, soli 4 tiri sbagliati su 18) e con il 52% al tiro top di una giornata nella quale hanno vinto con poco più  del 40% Indiana in casa dei Clippers senza Chris Paul, Toronto ad Atlanta, Chicago con Denverne San Antonio con Milwaukee senza freni in questo momento, come dimostrano i soli 70 punti contro la squadra di Popovic & Messina imbattuta sul proprio campo 10/) al 2° posto del rankings e migliore dei Cavaliers nonostante Aldridge renda un terzo di quel che si aspettava da lui.
 
I campioni scenti hanno dunque allungato la striscia vincente (20 successi) che fa storia fra le tre leghe professionistiche degli Stati Uniti. Dopo 8 minuti del primo quarto i Warriors avevan già doppiato gli Hornets grazie alla micidiale grandinata di Klay Thompson (15 punti) che ha finito con 21 punti, mentre i 53 rimbalzi danno giusto merito al grande impegno di Draymond Green e Andrew Bogut.
 
Steve Kerr che ha lasciato la panchina al suo vice Luke Walton seguendo la terapia per rimedare alla malaugurata operazione alla schiena  è stato nominato allenatore del mese di novembre per i 19 successi, ma mai riconscimento fu più infelice. “E’ la cosa più ridicola che mi è successa, il record è solo di Luke e dei giocatori”, ha commentato il coach del primo titolo e il cui ritorno  è  sempre incerto. Su consiglio di Kobe ai 76ers, la prossima stagione Walton potrebbe allenare a Filadelfia come possibile alternativa di Thibideau (ex Bulls) che dopo aver vinto la prima gara stagionale coi Lakers ha ricomiciato a perdere (1/19) nonostate il gagliardo quarto finale (18/29)  a New York  che  tenta di risalire (9/10) grazie alla doppia-doppia di Porzingis e al ritorno di Anthony mezzo influenzato e poco incisivo. Filadelfia mancava  di Jahil Okafor sospeso per 2 giornate da suo club per la notte brava di Boston quando fuori da una discoteca prese per il collo il tifoso che lo sbeffeggiava. Ma c’è anche la storia di un fermo di polizia per guida spericolata per cui il suo club gli ha assegnato un body guard che lo seguirà fuori dal campo e fatto sapere con un comunicato che “il giocatore ha fatto degli errori dei quali è l’unico responsabile e si è pentito ma rappresenta sempre un valore importante per il club”.
 
Per quanto riguarda Denver, altro crollo finale all’United Center (18/31) dopo il vantaggio di 72/68 all’inizio del 4 tempo. I Bulls di Fred Hoiberg sono amati dai propri tifosi (21 mila paganti, maggior affluenza del turno di mercoledì), specie dopo la vittoria con San Antonio di lunedì.  Merito anche di Pau Gasol che con i Nuggets si  è levato il sassolino dalla scarpa della sconfitta contro gli azzurri agli europei firmata da Gallinari. Per l’incredibile campione quinta doppia consecutiva (26 punti 12/19 e 19 rimbalzi, record della giornata).  Mirotic per una botta a viso è andato subito in panchina, i Bulls hanno dominato ai rimbalzi (62/49) grazie anche al lavoro di Nah e Gibson (11 rimbalza a testa) e  di questo si è lamentato Malone, il coach degli sconfitti, rimarcando anche gli errori nei liberi (13/22, 59%). Nell’ottava sconfitta consecutiva, una svolta forse irrimediabile per andare ai playoff, Gallinari non ha passato i 15 punti per la terza gara consecutiva e tirato col 30 per cento (5/15 e 1/3 dall’arco, 13 punti ma nessuna palla persa) Come uomo-bussola il momento non è dei migliori, la squadra psicologicamente è scossa, piegata dagli infortuni (Wilson Chandler fuori tutta la stagione, Faried e Lauvergne freschi di infermeria e da ultimo lo stop di Harris da 4 turni) e c’è un calo di persnaità  in regia del congolese Emanuel Mudiay , il rookie n.7 del draft soffocato dalla difesa dei Bulls, con 2/12 al tiro 0/2 dal campo e da 3 e 4 punti su tiro libero.
 
RISULTATI mercoledì 2 dic: Charlotte-GOLDEN STATE 99-116 (17 N.Batum +8r; 40 S.Curry 14/18  8/11 da3 4/4 tl 3r 5a, 21 K.Thompson); Washington-LA LAKERS 104-108 (34 J.Wall +11a, 18 M.Gortat + 10r; 31 K.Bryant 10/24 4/11 da 3, tl 7/8, 15 J.Randle + 19r); DETROIT-Phoenix 127-122 ts (34 R.Jackson + 16 a, 24 Mar.Morris, 23 E.Yliasova, 22 A.Drummond +2r; 22 B.Knight, 21 E.Bledsoe + 9a); NEW YORK-76ers 99-87 (17 K.Porzingis + 10r, 12 C.Anthony 5/16; 13 H.Thompson, Okafor sospeso 2 turni); Atlanta-TORONTO 86-96 (14 P.Millsap + 9r, 11 J.Teague + 10a; 31 K.Lowry 11/12 tl, 17 D.DeRozan, 7 B.Biyombo + 8 r); HOUSTON-New Orleans 108-101 (24 J.Harden +10r, 15 T.Jones, 12 T.Lawson, 8 D.Howard + 16r; 29 A.Davis  13r, 9/20, 1/11 tl(, 10 E.Gordon 4/10 1/5); SAN ANTONIO-Mikwaukee 95-70 (16 T.Duncan +10 r, 6 L.Aldridge 3/10 9r, 13 K.Leonard 3/12; 16 K.Middleton, 14 G.Monroe); LA Clippers-INDIANA 91-103 19 B.Griffin 6/18, 2 D.Jordan + 15r, 0/4 2/9tl 9 A.Rivers 4/11, infirtunato C.Paul; 31 .George + 10 r, 5/9 da 3, 8/10 tl, 18 R.Stuckey); CHICAGO-Denver 99-90 (26 P.Gasol + 19r, 12/19, 19 J.Butler 5/16 1/4, 9 J.Noah + 11r, 8 T.Gibsn + 11r; 16 W.Bartn, 14 K.Faried + 9r, 13 Gallinari 5/15, 1/3 tl 2/4 5r 4a 0pe, 35′).
 
A cura di Enric Campana

Articoli correlati