Cavaliers strabattuti a Denver

Gallinari ancora fermo per la botta al ginocchio destro ma, senza il suo top scorer (17,1 di media) da quattro turni, Denver ferma col punteggio più alto della giornata i campioni di Cleveland e primi dell’Est con 40/24 e Boston ringrazia perchè battendo Indiana con 2 sconfitte in più potrebbe vincere il titolo della Conference  con 10 partite da giocare. “Non giochiamo ispirati nei due lati del campo, questo non è buono soprattutto nel finale di stagione, ma penso che possiamo ripulirci e rimediare”, questo il commento alla sconfitta di Denver con 126 punti subiti, uno schianto inatteso che nasce dalla qualità del gioco, i 35 assist dei Nuggets contro i 22 dei Cavs e le 6 palle perse contro le 7 recuperate e 70 punti in area contro i 30 degli avversari, un dato che richiama alla spettacolare prestazione di Nikola Jokic in odore di tripla che ha creato squarci paurosi nella difesa, con il grande intimidatore della NBA LeBron James in difficoltà. “Hanno giocato una partita eccezionale, hanno mosso il corpo e la palla con una sicurezza che non immaginavamo, ci hanno battuti nettamente”, ha ammesso LeBron.

Malone ha avuto parole di elogio per Jokic in particolare per un canestro del serbo che ha suggellato la ara e mandato in visibilio il pubblico “Un momento che fra qualche anno potrà rivivere davanti alla Tv coi nipotini”.  Jokic non ha fatto una piega, la modestia è una delle sue grandi virtù, “Ho solo avuto l’occasione di segnare e l’ho fatto”, così ha chiuso l’argomento pensando alla prossima partita venerdì a Indianapolis. Denver ha bisogno di un’altra vittoria per tenere a distanza Portland (34/37 contro 32/38) che ha un calendario favorevole, uno scontro diretto casalingo e fiducia perchè le ultime due settimane sono previste 6 trasferte. Gary Harris sempre più pericoloso come attaccante è stato il top-scorer (21 punti), Jameer Nelson è stato il migliore nel festival degli assist, al meglio Chandler (18 punti 8/14 5 rimbalzi), Barton (20 punti) e Faried (17 punti e 9 rimbalzi). Per il giocatore del giorno, Jokic, 16 punti (8/10), 10 rimbalzi, 7 assist, è lui la nuova star europea e non Porzingins che a Utah ha perso il duello diretto col francese Rudy Gobert che con 35 punti ha confermato di essere anche un attaccante pericoloso e non solo il re della stoppata.

Marco Belinelli si è fatto il regalo per il suo 31esimo compleanno con due giorni d’anticipo, segnando 20 punti in 21 minuti a Orlando dove gli Hornets hanno vinto di 7 punti (109-102) con un parziale finale di 32-20 che ha riacceso una timida speranziella per i playoff. 22 punti per Kemba Walker ma con 6 triple su 7 sbagliate, per il bolognese 3/5 dall’arco e 7/8 sui liberi, uno in più del so top stagionale di 7. E’ la sua più bella gara stagionale dopo quella del 19 novembre a New Orleans, una doppia con 22 punti, 7/9 da 3  ma una sconfitta (116-121). E vincere, specie in questo momento, da più gusto e serve anche a far capire ai suo dirigenti che non gli piacerebbe fare nuovamente le valigie. E magari fare qualche apparizione come starter con 10,4 punti, 2,4 assist e 2 assist, he per una guardia europea non sono pochi.

RISULTATI – Orlando-CHARLOTTE 102-109 (22 T.Ross, 14 N.Vucevic 12 r 8, 8 M.Hzonja 3/12 2/5 a3 7r 2a, 23′; 22 K.Walker 8/21 1/7 da tl5/5 7a, 20 M.Belinelli 5/9 3/5 tl7/8 3a 1a, 21′); DENVER-Clevelnd 126-113 ( 21 G.Haris 8/14 3/6 da3, 20 W.Barton 3/6 da3, 18 W.Chandler8/14 1/4 da3 5r, 17 K.Faied 8/15 9r, 16 N.Jokic 8/10 10r 7a; 33 K.Irving 11/22/5 da3, 18 J.James 8/12 0/2 da3  6r 5a); BOSTON-Indiana 109-100 (15 A.Horford 8r 8a;37 P.George); OKLAHOMA-Fildelfia 122-97 (18 R.Westobrook 6/6 tl6/6 11r 14a, 24 E.Kanter; 20 N.Staukas); WASHINGTON-Atlanta  104-100 (28 B.Beal; 29 T.Hardaway); CHICAGO-Detroit 117-93 (28 N.Mirotic 5 r, 1 J.Leuer); Sacramento-MLWAUKEE 98-116 (21 B.Hield; 31 G.Antetokounmpo 13r 6a); UTAHNew York 108-101 (35 R.Gobert 13 r; 24 K.Porzingis).

A cura di ENRICO CAMPANA

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