Valentino Rossi descrive l’incidente. E non solo

Giovedì, alle 18.45 su Sky Sport MotoGP HD, in onda “46 – Stop&Go”, la prima intervista esclusiva rilasciata da Valentino Rossi dopo l’incidente in allenamento di una settimana fa. A Tavullia Guido Meda ha incontrato il 9 volte campione del mondo, che ha parlato anche dei tempi di rientro e delle modalità dell’incidente. Di seguito un estratto della lunga intervista, in replica anche alle 21 e a rotazione sul canale 208 nel corso del weekend del GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Da venerdì lo speciale sarà disponibile anche su Sky On Demand.

Si ipotizza un rientro in tempi record?
Dipende molto da come sta la gamba. Nella mia testa ho pensato a Motegi, ma adesso tutte le previsioni sono un prenderci, perché bisogna vedere come sta la gamba, Intanto il numero 46 come reagisce al lavoro, se possiamo spingerla un po’, muoverla, se non si gonfia, bisogna vedere come sto io per il resto. L’altra volta sono tornato in pista dopo 40-41 giorni al Sachsenring, e quindi più o meno ci saremo con la tempistica di Motegi. Aragon è molto prima, perché sarebbe tipo tre settimane dopo l’incidente, quindi sarà veramente difficile. Però noi ci proviamo, tutte le mattine proviamo, lavoriamo e vediamo.

Come è successo?
Sono andato a fare un giro di Enduro con i miei amici e con gli altri piloti dell’Academy. È un giro che facciamo da quando avevo 18 anni, mi portava mio padre con i suoi amici quando lo facevano anche loro da giovani. Quindi è una cosa che ho fatto duecento volte. Eravamo quasi alla fine, eravamo in una discesa abbastanza ripida, stavamo andando giù piano sulle pedane in seconda, solo che c’era uno scalino roccioso. Quando ho preso lo scalino mi si è mosso il manubrio come se avessi preso un sasso, una cosa del genere. Sulla sinistra io sono andato giù col piede a destra, solo che c’era uno sbalzo e quindi quando il piede ha toccato con tutto il peso del mio corpo e della moto sopra si è rotta la gamba. Mancavano 400 metri alla fine del giro.

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