Valentino Rossi ci crede, la Yamaha spiega perché

Valentino Rossi è arrivato ad Austin molto sorridente e motivato: un buonumore legato alla crescita della moto e del team. Una “rivoluzione” iniziata con la promozione di Takahiro Sumi a capo progetto e Kazuhiza Takano al vertice del reparto dei telaisti. In un’intervista a Crash.net il boss della scuderia, Lin Jarvis, ha spiegato che altri cambiamenti in atto fanno ben sperare: “Speriamo che questi cambiamenti portino frutti immediatamente. Ma sicuramente ne porteranno ancor più nel 2020 e nel 2021”.

“Il nostro ex capo progetto Tsuya era un ragazzo molto simpatico, un vero ingegnere. Ma penso che siamo rimasti bloccati dal 2016 girando un po’ in cerchio. Come abbiamo affermato in passato, a volte abbiamo preso una strada sbagliata. A volte è solo bello resettare”. 

Con Sumi molti problemi hanno cominciato a risolversi e c’è più unità di intenti nel team e tra il team e la casa madre: “Ora c’è una mentalità più aperta e condivisa. Il nostro dipartimento di ingegneria in Italia è stato rafforzato. Stiamo reclutando nuovi ingegneri. È un segnale che Yamaha Japan riconosce che ha bisogno di supporto al di fuori del proprio gruppo. C’è molta esperienza lì, lo  sappiamo. Le forcelle e le sospensioni provengono da Ohlins. I freni arrivano da Brembo. Le gomme vengono dalla Michelin… Ovviamente abbiamo una mentalità europea. Quindi penso che possiamo essere forti combinando la mentalità europea con i metodi di lavoro giapponesi. Dobbiamo collaborare tutti insieme”, sono le parole riportate da corsedimoto.com.

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