Meda: “Ecco perché Rossi era preoccupato dopo la caduta”

Il telecronista di Sky Guido Meda ha rivelato perché Valentino Rossi dopo la caduta nei test di Valencia ha controllato preoccupato la moto distrutta: la Yamaha aveva montato nel telaio 2017 il motore 2018, e il Dottore voleva accertarsi che non avesse subito danni. 

Sono test decisivi per la scuderia giapponese, che deve capire quale strada intraprendere nel 2018 dopo il disastroso 2017. Secondo la Gazzetta dello Sport, la casa di Iwata ha indicazioni differenti da Valentino Rossi, Maverick Viñales e Johann Zarco.

Dopo i test di martedì, il Dottore non ha cambiato opinione: “Per quel che mi riguarda, la cosa è abbastanza chiara: la Yamaha aveva fatto una moto per consumare meno le gomme che però si è rivelata più difficile e lenta. Per me è meglio la base 2016, anche se il problema del consumo rimane. Nei test però, abbiamo fatto il lavoro che non eravamo riusciti a fare nel solo warm-up di domenica e abbiamo trovato un buon bilanciamento, ero abbastanza veloce e ho girato con un buon passo”.

Lo spagnolo è il più confuso dei tre: “La moto era esattamente la stessa di sempre, solo un click alla sospensione perché troppo morbida, eppure sono riuscito a spingere tutto il giorno, girando a un ritmo che non ho mai avuto nel weekend. Durante il fine settimana piangevo, non capivo perché non ero veloce, stavolta sono tornato a sentirmi forte. Al mattino ho girato con la moto 2017, il pomeriggio con la 2016 e con entrambe mi sono trovato bene. Il telaio che nella seconda parte di stagione non funzionava, ora andava bene, ho ritrovato la mia Yamaha. La 2016 mi permette di frenare ed entrare forte in curva, la 17 di uscire e accelerare meglio. La conclusione? Per me in testa è solo peggio, non capisco”.

Zarco invece rimescola le carte, dicendo di preferire la nuova moto: “Con la 2017 ho un miglior controllo in fase di frenata, aspetto importante in caso di lotta. Che telaio ho usato? Non voglio nemmeno saperlo per evitare di pensare troppo”.

 

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