Il boss della Tech3 svela: “A Valencia poteva finire male”

Il boss del team Monster Yamaha Tech 3 e presidente dell’IRTA Hervé Poncharal in un’intervista a Crash.net ha svelato alcuni retroscena del clamoroso finale di stagione della MotoGp: il duello di Sepang, la controversa sanzione a Rossi, il presunto “biscotto” spagnolo, il trionfo di Lorenzo a Valencia.
 
“Credo che questa sia stata la prima volta che Direzione di Gara, FIM e Dorna hanno dovuto affrontare una vicenda così complessa e rilevante.  Per questo abbiamo deciso di impegnarsi a trovare una soluzione migliore per il futuro”.
 
“La mia idea è che ad alimentare tutte queste polemiche sia stato il fatto che a Sepang non è stata presa una decisione definitiva. O meglio, c’è stata una decisione dopo la gara, ma è poi partito l’iter dei ricorsi e fino al giovedì di Valencia non si sapeva se Rossi sarebbe partito ultimo o no. Io non voglio prendere posizione a favore dell’uno o dell’altro, ma quando si arriva a parlare di un ‘patto’ tra Marc e Jorge, o a raffigurarli  con photoshop come una coppia di amanti, è il rispetto che viene meno”.
 
“Quando in ballo c’è un pilota ‘normale’ è semplice, ma qui si parla del 46… E’ un vero gigante. La sua fama è immensa. E la sua forza non è da meno. Questo ha contribuito a ingigantire ogni cosa. E naturalmente uno dei protagonisti di questa vicenda è un’icona assoluta. E’ lui il nostro imperatore”, confessa Poncharal, che ha approvato la scelta di annullare la conferenza stampa pre gara di Valencia: “Con 110.000 persone a seguire la gara, sarebbe potuta finire davvero male”.

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