Sacha Modolo investito: furia su Facebook

Grande paura per il ciclista trevigiano della Drapac Sacha Modolo, investito da un automobilista mentre era sulla bici a un incrocio. 

L’atleta, che ha preso solo una forte botta alla schiena, ha riportato quanto successo sul suo profilo Facebook.

“Partito in bici alle 10:15 arrivato a casa alle 17:30. Peccato che la metà delle ore le abbia passate con i vigili prima e al pronto soccorso poi. FERMO a un semaforo lungo la MIA carreggiata vengo investito da dietro da un auto che, o non mi ha visto o pensava di passare con il rosso (non ho ben capito cosa volesse fare). Si ferma abbassa il finestrino mi guarda, NON DICE UNA PAROLA E RIDE. Scende il passeggero (visibilmente una escort) e con sarcasmo minimizza l’accaduto dicendo “tanto è solo una bici e te non hai niente, cosa vuoi che sia”. Capendo che non avrei concluso nulla ho fatto le foto al mezzo, dicendo che chiamavo i carabinieri. Il conducente è SCAPPATO lasciando a piedi la compagna/escort che, incamminandosi in pasticceria, con disinvoltura risponde “fate quello che volete tanto io non lo conosco e non so chi sia”.

“Allibito chiamo i carabinieri che mi dicono di chiamare il 118, che mi dice che non sono grave e non uscivano e di chiamare i carabinieri che, a loro volta, dopo averli richiamati mi dicono che escono solo il pomeriggio e di chiamare il 118 (peggio della canzone Alla fiera dell’est!!). Chiamo i carabinieri di Conegliano i quali avvisano a Castelfranco di mandarmi qualcuno. Chiamo la polizia locale di Asolo, che comunque era stata avvisata da Conegliano, ed è stata l’unica a mandarmi una pattuglia, anche se inizialmente erano impegnati. Tramite il numero di targa riusciamo ad avere le generalitá dell’uomo. A suo carico verranno sporte le dovute denunce!”.

“Fortunatamente io me la cavo “solo” con una forte botta alla schiena!
Ringrazio la famiglia che si è fermata di sua spontanea volonta per testimoniare l’accaduto.
Dispiace dire che siamo sempre in pericolo e costretti a condividere la strada con gente come quest’uomo!”.

 

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