Paura doping tecnologico al Tour: controlli a raffica

Il doping tecnologico, praticamente i motorini nascosti nella bicicletta, fa ormai quasi paura come il doping, purtroppo, “più convenzionale”. In Francia hanno intenzione di non lasciare nulla al caso in vista del Tour de France 2017, per evitare che qualche disonesto (soprattutto nel caso la faccia franca) possa minare la credibilità e la lealtà di una corsa storica come la Grande Boucle.

Per questo il Segretario di Stato, Thierry Braillard, ha annunciato durante l’Assemblea Nazionale che sulle bici degli atleti partecipanti verranno effettuati controlli a campione per mezzo delle telecamere termiche.

A condurre i controlli, che erano già stati richiesti a gran voce al Tour 2016, sarà il CEA, Commissariato per l’Energia Atomica. “L’ASO (l’organizzatore del Tour de France, ndr) ha voluto rinnovare il suo contratto con la Commissione per l’Energia Atomica: pertanto ci saranno nuovi controlli per prevenire le frodi tecnologia sulle strade Tour, o anche su altre gare in Francia qualora i rispettivi organizzatori francesi fossero disposti a collaborare”, ha dichiarato Braillard.

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