Nibali: “Vorrei che Scarponi fosse qui a scherzare”

Vincenzo Nibali dopo la prima tappa del Tour de Alps ha fatto un primo bilancio ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Nel finale della frazione il siciliano, che ha chiuso poi diciassettesimo, ha fatto selezione in salita: “Stavo bene, e ho sentito che si poteva provare qualcosa. Le sensazioni erano buone. La squadra ha fatto un lavoro ottimo, Agnoli mi ha tirato bene nel prendere la salita. Quando sono partito, però, è venuto fuori un attacco mezzo telefonato. Lo scatto è stato deciso, ma mi è saltata la catena. Se ne sono accorti tutti. Però mi sono detto che ormai dovevo tirare dritto per vedere che cosa succedeva. Avevo il cuore in gola, è stata una accelerazione violenta”.

“E’ una corsa molto bella e importante, un appuntamento chiave verso il Giro senza dimenticare che domenica farò la Liegi­-Bastogne-­Liegi. Cerco il risultato, ma anche e soprattutto le sensazioni giuste. Mi manca però la vittoria”.

Si è corso nel secondo anniversario della morte del collega e amico Michele Scarponi: “Certo che ci ho pensato. Ma in realtà… non avrei voluto, nel senso che vorrei che questo giorno non arrivasse mai. Vorrei che Michele fosse ancora qui con noi, a ridere e a scherzare. A fare il Michele”.

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