Modolo alla Drapac: “Io capitano in volata”

Sacha Modolo è stato protagonista di uno dei trasferimenti di ciclomercato più importanti: il corridore veneto, nel 2018, passerà alla Education First-Drapac, nuovo nome del team Cannondale-Drapac, e lascerà la UAE Team Emirates. “La possibilità di correre con questa squadra era nata già durante l’estate – afferma Modolo in un’intervista rilasciata durante la trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro -. La squadra cercava un velocista ed ero stato contattato perché il management aveva puntato su di me, poi sembrava un po’ tutto morto perché per un periodo la squadra sembrava non avere più uno sponsor a disposizione. Dopo aver risolto questi problemi sono stato subito ricontattato e ho deciso di accettare la proposta, soprattutto perché avevo bisogno di nuovi stimoli”. 

Quest’anno sono stato un po’ più continuo rispetto al passato – spiega Sacha Modolo – perché più o meno sono stato competitivo per tutto l’anno. Purtroppo, dopo la bella campagna del Nord, sono andato in calo durante il Giro d’Italia, poi sono andato bene in Svizzera, ho vinto in Polonia e ho chiuso con la Vuelta, dove anche qui sono calato non perché andassi piano ma perché non c’erano arrivi adatti a me ad eccezione delle prime due tappe. Speravo di ottenere più vittorie, ma ho ottenuto dei grandi piazzamenti di valore, e soprattutto sono riuscito finalmente a fare una bella campagna del Nord culminata con il sesto posto al Giro delle Fiandre”. 

Per il 2018, Modolo avrà un ruolo da leader, e per lui ci sarà il Giro d’Italia: “Per le volate sarò il capitano unico della squadra. La mia campagna del Nord sarà invece tutta in appoggio a Sep Vanmarcke, sperando che possa ottenere degli ottimi risultati. Molto probabilmente prenderò parte al Giro d’Italia in quanto Rigoberto Uran vuole una squadra che ruoti tutta intorno a lui al Tour de France, quindi in linea di massima dovrei prendere parte alla campagna del Nord fino al Giro delle Fiandre, poi staccare e non correre più fino al Giro d’Italia. Quest’anno sono andato in calo perché avevo gareggiato anche alla Roubaix e al Giro della Croazia, dove ho anche ottenuto due vittorie: però, obiettivamente, arrivare con così tante corse nelle gambe al Giro può essere controproducente”. 

“Il sogno per il 2018 – chiude Modolo – resta sempre la Milano-Sanremo, però dopo il quarto posto ottenuto al primo anno non sono più riuscito a ripetermi. Per un corridore come me è molto difficile da interpretare perché tra il Poggio e l’arrivo è difficile inventarsi qualcosa: però resta sempre la corsa dei sogni e anche stavolta la preparerò al meglio”.

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