Cassani e la ‘Nibali-dipendenza’

Il commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani, parlando a margine della serata organizzata dall’associazione “Neri-Ferramosca”, a Montelupo Fiorentino, ha evidenziato l’importanza di Vincenzo Nibali per l’intero movimento. “Il ciclismo italiano sta abbastanza bene, anche se siamo un po’ ‘dipendenti’ da Vincenzo Nibali per quanto riguarda le corse a tappe – ha ammesso -. Purtroppo nel Mondiale le cose non sono andate benissimo, perché avevamo bisogno di venti giorni in più. Nibali, per colpa di una caduta al Tour de France, è stato fermo per un periodo di tempo che gli ha fatto perdere la giusta condizione. Si è ripreso, ha partecipato alla Vuelta ma non aveva la forma giusta per affrontare la corsa iridata”.

“Moscon ha 24 anni ed è un ragazzo dal futuro certo. Peccato, gli sono mancati 100 metri per non esser staccato dai primi, a ridosso dall’ultimo Gran Premio della Montagna del Mondiale. Sono stati bravissimi i ragazzi che hanno vinto il campionato europeo: Matteo Trentin è stato fantastico e Davide Cimolai lo ha aiutato in maniera incredibile. Elia Viviani quest’anno ha vinto 18 corse e ha dimostrato di essere il velocista più forte in questo 2018″, ha aggiunto Cassani.

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