Roma choc: paura, tripudio, 4-4

Bayer Leverkusen-Roma 4-4. Dai musi lunghi sui volti dei romanisti al minuto 19’, quando il ‘Chicharito’ Hernandez sigla il 2-0 dopo aver firmato anche l’iniziale vantaggio su rigore, alle espressioni di gioia a go-go: una Roma ‘Magica’ per davvero si rialza in piedi, mantiene la calma, tira fuori gli attributi e spezzetta le ‘Aspirine’, la dose di gol subiti è già eccessiva. De Rossi, con la fascia di capitano al braccio, mette a segno una doppietta in men che non si dica. L’intervallo in parità si affronta sicuramente meglio. E infatti l’assedio prosegue nella ripresa: Pjanic si conferma un cecchino sulle punizioni dal limite e porta i capitolini in vantaggio, poi Iago Falque – subentrato a uno spento Salah – capitalizza al meglio una grande iniziativa di Gervinho. Tutto finito? Macché. Kampl all’84’ trova un gol pazzesco dalla destra, subito dopo entra Dzeko e all’86’ Mehmedi trova l’insperato pareggio.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Il Bayer Leverkusen parte subito a mille e sfiora la porta con il ‘Chicharito’ Hernandez, che manda di un soffio alto. Ma dall’avvertimento ai fatti passa pochissimo. Già al 3’, infatti, Torosidis tocca di mano in area e proprio l’ex Manchester United infila Szczesny dal dischetto. Pjanic prova a risollevare la Roma al 16’, ma Leno si oppone con i pugni. E al 19’ il fantasma dell’eliminazione si presenta davanti ai giallorossi, perché il messicano gonfia ancora la rete: per la sua doppietta deve ringraziare la difesa della Roma, catastrofica. Digne perde palla, Rudiger sbaglia il fuorigioco e Bellarabi si incunea tra le maglie, servendo l’assist a Hernandez. Quando le cose si mettono male, però, i duri cominciano a giocare. Ed è per questo che nei panni del trascinatore si mette Daniele De Rossi, che dopo il gol in campionato alla 500esima presenza con la maglia capitolina, accorcia le distanze al 29’ correggendo in rete la spizzata di Manolas su calcio d’angolo, e al 38’ riportando addirittura il risultato in parità sempre su azione da fermo: Pjanic scodella in mezzo, il capitano devia in porta: 2-2.

Nella ripresa gli uomini di Rudi Garcia proseguono a ritmi altissimi e alla difesa delle ‘Aspirine’ gira la testa: Donati, terzino italiano ex Inter e Grosseto, rischia un clamoroso autogol anticipando il solito De Rossi (che a fine partita avrà problemi con i bisogni fisiologici causa nervosismo), ma Leno è attento ed evita la figuraccia. Al 53’ è Gervinho a ubriacare la retroguardia tedesca con una serpentina impressionante, ma spreca tutto calciando addosso al portiere. E poi? E poi sale in cattedra, di nuovo, Miralem Pjanic, sempre più mago delle punizioni. Dal limite è infallibile e lo dimostra anche alla BayArena, al 54’: questa volta Leno non può nulla, la Roma è in vantaggio. Il più deludente è Salah e infatti Garcia se ne accorge e lo richiama in panchina, gettando nella mischia Iago Falque. Che la serata sia magica per la ‘Magica’ lo si intuisce poco dopo: dopo una clamorosa traversa del neoentrato dopo l’opposizione di Leno al tiro di Florenzi, al 74’ è proprio lo spagnolo a chiudere la partita capitalizzando al meglio lo spunto di Gervinho. L’ivoriano scatta sulla sinistra, salta un uomo e confeziona un assist perfetto per il 2-4. Remi in barca troppo presto: Kampl pesca il gol della vita con un tiro pazzesco dalla destra e riporta sotto i padroni di casa. Il tempo di togliere Gervinho per mettere Dzeko ed ecco la beffa: Wendell entra in area e mette in mezzo per l’accorrente Mehmedi, che fa esplodere la BayArena con la rete del definitivo 4-4. Se il ‘Chicharito’ avesse segnato a tempo scaduto invece di calciare di un soffio fuori, sarebbe stato davvero troppo.

La situazione in classifica nel Gruppo E si fa complessa per la Roma, ultima a 2 punti dopo tre partite. Il Barcellona – vincente con il BATE Borisov – vola a 7, il Bayer Leverkusen sale a 4 e i bielorussi non si muovono da quota 3.

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