Juventus ad Atene, Allegri ha due spine

Un punto dovrebbe bastare, ma è meglio prenderne tre per evitare rischi. La Juventus chiude ad Atene un girone di Champions poco brillante, che l’ha vista subire pochi gol, gara di Barcellona a parte, ma segnarne anche pochi. Quanti ne sono bastati per arrivare mediamente tranquilli ai 90’ finali, ma sul caldo campo dell’Olympiacos servirà la vittoria per non dover aspettare buone notizie dal Camp Nou dove giocherà lo Sporting, distante un punto e chiamato all’impresa visto lo svantaggio negli scontri diretti rispetto alla Juvents.

Dopo il colpaccio del San Paolo c’è più serenità nel gruppo, sabato arriva l’Inter, ma non è il momento di pensarci…: “In Champions ogni partita è difficile, in particolare in trasferta. Dobbiamo giocare per vincere senza pensare a quello che succederà a Barcellona. Abbiamo l’esperienza dell’anno scorso a Siviglia dove abbiamo lasciato punti costati il primo posto. Quella di domani è una partita molto più difficile e molto più importante di quella di Napoli, perché ci giochiamo il primo obiettivo della stagione. In campionato tempo per recuperare ce n’è, in Champions non c’è la rivincita”.

Dell’Inter si parlerà quindi da mercoledì in avanti, anche se al Pireo rischiano di mancare due pedine importanti: “Ci sono due problemi che domani dovrò valutare: Buffon ha un affaticamento sul polpaccio e Pjanic ha un affaticamento muscolare. Se stanno bene giocano, altrimenti giocano altri due, perché non possiamo rischiare. Per fortuna siamo coperti in porta con Szczesny e a centrocampo con Bentancur, Khedira e Marchisio”.
 

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