Il suo score in Champions parla di appena due gol. Paulo Dybala è la stella della Serie A, ma è ancora in attesa della consacrazione internazionale.
Il ritorno degli ottavi contro il Porto può essere la prima occasione per riuscirci. In palio c’è il passaggio ai quarti, traguardo mai raggiunto da Dybala: “Sarà una partita difficile, come lo sarebbe stata l’andata in parità numerica. Conosciamo il Porto, vogliamo vincere senza subire gol” ha detto la Joya nella conferenza della vigilia.
Le polemiche del post-Milan sono già dimenticate. Anzi, no, perché la Juve è pronta a sfruttarne l’aspetto positivo: “Abbiamo vinto all’ultimo minuto, ma meritando. Partite così ci danno ancora più carica: quando ho visto il pallone entrare è stato un momento bellissimo”.
“Mi piacerebbe essere più decisivo in Champions come lo sono in campionato, ma l’importante è la squadra – ha aggiunto Dybala – La mia posizione? A Palermo e lo scorso anno alla Juve ho giocato da centravanti, ma il nuovo ruolo mi piace perché la squadra ha più opportunità di fare gol e io posso essere utile anche facendo assist”.
Nessuna nube all’orizzonte, quindi, al contrario di quanto ha dichiarato Rino Gattuso, ex tecnico di Paulo a Palermo. Secondo Ringhio la Joya da qualche tempo non ha “luce negli occhi”: “Non so perché lo ha detto – ha commentato Dybala – Lui mi conosce perché i ha allenato, me lo diceva anche in allenamento. Io sto bene e sono felicissimo”.
