Dybala: “Protesto da quando sono alla Juventus”

Ancora su rigore, ancora Paulo Dybala: il mattatore è sempre lui. “Ma il rigore con il Milan pesava di più, anche per il minuto”, ha confessato l’argentino.

“Le scarpe nere non c’entrano, per i gol che non venivano c’entravano i piedi – ha proseguito sorridente ai microfoni di Sportmediaset -. Sono contento per il gol, anche se è arrivato su rigore, e ovviamente per la vittoria. Siamo arrivati a grandi livelli: tutte le squadre attaccano bene e contro tutti ci sarà da sudare per riuscire a fare gol”.

L’attaccante della Juventus si è sbilanciato sulla possibilità di puntare al bottino massimo: “Se credo alla Champions League? Certo, è ovvio. Siamo in testa alla classifica, siamo in finale di Coppa Italia e siamo arrivati ai quarti di Champions: possiamo vincere la coppa. Se dovessi scegliere un avversario contro cui vorrei giocare la finale dico il Barcellona, almeno è secca”.

La chiusura è per le troppe proteste di Dybala nei confronti degli arbitri, rilevate ed evidenziate da Arrigo Sacchi: “Protesto contro l’arbitro da quando sono alla Juventus? È vero, lo ammetto. Ed è vero che dovrei evitare di farlo”.

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