Sergio Ramos sarebbe risultato positivo a un test antidoping nel dopopartita della finale di Champions League tra il suo Real Madrid e la Juventus a Cardiff. Lo ha riferito Football Leaks, ma le Merengues hanno subito commentato ufficialmente la vicenda: un caso già risolto, con la Uefa al corrente della situazione e nessuna conseguenza alle porte.
Secondo la ricostruzione di Football Leaks, rilanciata in Germania da ‘Der Spiegel’ e in Francia da ‘Mediapart’, la sostanza alla quale il capitano dei Blancos sarebbe risultato positivo è il desametasone, un glucocorticoide con proprietà antinfiammatorie che compare sulla lista dei prodotti che la Wada, agenzia antidoping internazionale, considera proibiti.
Nella spiegazione già inviata alla Uefa, Ramos avrebbe allegato la giustificazione scritta dal medico del club, Mikel Aramberri. Quest’ultimo, stando a quanto riportato dai media sopra citati, confermerebbe di aver iniettato due dosi del medicinale al giocatore, con un trattamento ammesso dalla Wada purché menzionato nella scheda compilata al momento del test. Per una svista, però, nel referto avrebbe indicato un altro farmaco, il Celestone Cronodose: simile ma diverso rispetto a quello effettivamente utilizzato.
Un semplice errore umano che la Uefa ha compreso, non aprendo alcuna inchiesta, come confermato anche dallo stesso Real Madrid.
