Cristiano Ronaldo si infuria con un tifoso

La mancata vittoria del sesto Pallone d’Oro della carriera non ha incrinato la popolarità di Cristiano Ronaldo. A Leverkusen il portoghese ha aggiornato il proprio score in Champions siglando il gol del provvisorio 1-0 della Juventus: ora lo score è di gol in partite, ma la notizia della serata è stata che CR7 è stato “bersaglio” di ben tre invasioni di campo. Reagendo stizzito all’ultima.

Tutti e tre i disturbatori che hanno fatto irruzione alla BayArena hanno cercato di farsi una foto con Cristiano Ronaldo, ma con fortune ben diverse: il primo è riuscito nel suo intento strappando anche un sorriso all’attaccante, il secondo è stato braccato dagli steward prima che si avvicinasse al fuoriclasse, che ha cercato di evitare “il pericolo”, mentre al terzo, entrato in campo a partita finita, è andata decisamente peggio.

Mentre Ronaldo stava esultando con i compagni e salutava gli avversari, il terzo invasore di campo ha messo una mano sulle spalle del portoghese cercando di strappare il selfie. Lo steward ha però trascinato via il tifoso e di conseguenza anche Ronaldo, che sulle prime non si era accorto della presenza… indesiderata, per poi inveire contro l’uomo e arrabbiarsi per lo spavento provato a causa del contatto con lo steward.

Un fuoriprogramma inatteso che non ha comunque rovinato la serata di Ronaldo, che sembra in ripresa: tre gol nelle ultime tre partite, anche se la Juventus ha vinto solo quella in terra tedesca.

Soddisfatto Maurizio Sarri al termine della gara: “Nel primo tempo hanno tenuto ritmi alti, poi sono calati e siamo venuti fuori bene, con concentrazione. Poteva essere difficile”.

Sul rendimento dei giocatori meno impiegati mandati in campo per l’occasione: “I difensori hanno fatto bene tutti e quattro, Rabiot è n crescendo, nell secondo tempo ha fatto bene. Con l’Udinese vedremo chi schierare a centrocampo”.

Infine sull’iniziale panchina di Dybala: “Abbiamo aspettato a farlo entrare quando gli avversari stavano calando, Bernardeschi trovava spazi e quindi era il caso di farli giocare insieme”. 

 

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