Champions League, Juventus-Porto 1-0: bianconeri ai quarti

Juventus-Porto 1-0. Pratica archiviata, senza intoppi, come facilmente pronosticabile dopo lo 0-2 dell’andata: la ‘Vecchia Signora’ si è qualificata per i quarti di finale di Champions League. Allo Stadium, un fortino a tinte bianconere, decide un rigore trasformato da Dybala, schierato con Mandzukic e Cuadrado alle spalle di Higuain. La Juve mantiene saldamente le redini della partita e soprattutto non pone mai a rischio la qualificazione, senza tuttavia dominare né esprimere un calcio champagne. Come all’andata i portoghesi rimangono in inferiorità numerica, in questo caso per il rosso a Maxi Pereira rimediato in occasione del rigore. Tra i peggiori si segnala Marchisio.

LA CRONACA DELLA PARTITA

La Juventus parte subito a mille con un’incornata di Higuain finita di poco fuori al 2’ e con potente destro al volo di Dybala al 3’, dopo aver saltato in giocoleria, con la testa, il malcapitato Layun, anche questo a lato. Al 7’ è di nuovo l’ex Palermo a calciare fuori, questa volta di mancino, ma poi il Porto cresce e si rende pericoloso prima con un cross di Brahimi su cui André Silva non arriva di un soffio, e poi con un tiro a giro da fuori area di Soares su errore di Dani Alves. Mandzukic e Higuain ci provano, ma non impensieriscono Casillas, poi torna in cattedra la Juve. Su corner di Dybala, Mandzukic gira di testa e Bonucci per un pelo non la butta dentro. È il preludio al gol. Mandzukic gira di nuovo di testa su corner, Casillas respinge con un gran riflesso, Higuain arriva per il tap-in e Maxi Pereira colpisce con il braccio. L’arbitro Hategan non esita: rigore ed espulsione. È il 41’, calcia Dybala, segna, la Juventus è praticamente qualificata.

La ripresa si apre con una novità per parte: Allegri lascia Cuadrado negli spogliatoi e lancia Pjaca nella mischia; Espirito Santo sostituisce André Silva con Boly. E con due occasioni da gol. Prima la Juve, al 49’: su cross di Dani Alves, Danilo Pereira devia pericolosamente verso la propria porta e Casillas deve fare gli straordinari per non subire l’autorete. Poi il Porto, al 50’, con Soares che si divora la rete del pareggio a tu per tu con Buffon, su erroraccio di Benatia, calciando fuori col piattone. Al 60’ si vede Pjaca: Mandzukic lo serve con un colpo di tacco da applausi sul cross, il suo giovane connazionale conclude in diagonale, ma la palla termina fuori dallo specchio. Altro cambio per Allegri: fuori Benatia, dentro Barzagli. E dopo un diagonale di Higuain, sfuggito a Boly, che fa quasi esultare lo Stadium, anche Espirito Santo cambia: esce Brahimi, il migliore dei suoi, entra Jota. I bianconeri controllano, ma senza rinunciare ad attaccare; e infatti è ancora Dybala a concludere, anche se lontano dalla porta di Casillas, su cross di Alex Sandro. Esce anche Torres, entra Otavio, ma la Juve continua ad amministrare, senza in realtà brillare più di tanto. Anche Allegri ricorre al terzo cambio rispolverando Rincon al posto di Dybala. All’82’ la Juventus rischia ancora di subire il pareggio dal neo-entrato Jota che, servito in area dall’altro neo-entrato Otavio, salta Barzagli e sull’uscita di Buffon tenta il colpo sotto, che però termina sull’esterno della rete. Due minuti più tardi è Soares a cercare la porta con il destro, ma Bonucci mura. All’89’ altra opportunità per il Porto, con Jota che aggira Rincon ed espose il mancino da fuori area, ma Buffon para comodo complice la deviazione di Barzagli.

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