Buffon, addio e rabbia: “Arbitro senza cuore”

La sua carriera europea dovrebbe essersi chiusa con un’espulsione e questo finale non può che ricordare beffardamente quello di Zinedine Zidane, in una partita più importante di un quarto di finale di Champions League, ma non più drammatica sul piano sportivo.

Gigi Buffon non c’ha più visto dopo la concessione del calcio di rigore che all’ultimo minuto di recupero ha spedito il Real Madrid in semifinale di Champions, vanificando la rimonta della Juventus, capace di realizzare tre gol in 60’ alla squadra due volte campione d’Europa.

Proteste furiose verso l’arbitro, cartellino rosso e poi, circa un’ora dopo la fine della partita, le parole concitate ai microfoni di ‘Premium Sport’: “Non posso sindacare ciò che ha visto l’arbitro. Era un’azione dubbia e un’azione dubbia al 93’, dopo che all’andata ci era stato negato un rigore enorme, non si può dare. Cosa ho detto all’arbitro? Avrei potuto dirgli qualunque cosa, non è questione di saper arbitrare o no, è questione di sensibilità. So solo che ha rovinato la nostra partita e ci ha eliminato, ha voluto essere protagonista per un suo vezzo o perché non ha la personalità per questi palcoscenici. Se non sei in grado di stare a questi livelli, se non hai il coraggio e la sensibilità necessarie devi stare in tribuna a mangiare le patatine con la tua famiglia”.

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