Napoli e Sarri ai tempi supplementari

La prevista rottura sembra scongiurata, ma per il lieto fine c’è ancora da aspettare. L’avventura di Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli, iniziata nell’estate 2015 tra tanti dubbi dei tifosi dopo l’addio di Rafa Benitez, sembra destinata a proseguire dopo il segretissimo summit svoltosi poco lontano da Napoli nella tarda mattinata di mercoledì, alla presenza, oltre che del presidente De Laurentiis e del figlio Edoardo, dell’amministratore delegato Andrea Chiavelli e del direttore sportivo Cristiano Giuntoli.

Dopo settimane di attesa e di messaggi incrociati tra le parti, il primo incontro è stato interlocutorio, ma comunque positivo, avendo permesso alle parti di esprimere le proprie posizioni e scoprirle non troppo divergenti. Nella giornata di giovedì, presso gli uffici romani di De Laurentiis, potrebbe “giocarsi il secondo tempo”, nel quale si entrerebbe sulle delicate questioni economiche: sul tavolo il possibile adeguamento del contratto di Sarri, che dovrebbe andare a guadagnare 3,5 milioni netti più bonus facili che lo farebbero superare agevolmente quota 4. 

Poi la discussione si sposterà sul piano tecnico, per affrontare il tema del mantenimento della competitività della rosa, richiesto da Sarri per proseguire la rincorsa allo scudetto solo sfiorato nell’attuale stagione.

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