Inter, rivoluzione sulle fasce

Uno dei punti forti della prima Inter di Mancini, che segnò l’epocale avvicendamento al vertice del campionato con la Juventus, era la presenza di esterni difensivi di grande spessore.
Il tecnico jesino convinse la società a investire su Maicon e Maxwell, che garantivano ampiezza e imprevedibilità al vecchio 4-4-2. 
 
L’Inter del Mancio 2.0 lavora per essere una creatura somigliante a quella schiacciasassi del 2006/2007. Ecco perché il mercato che verrà dovrà garantire l’arrivo di terzini di grande passo.
 
A giugno, la rivoluzione ha già avuto inizio con l’arrivo a Milano di Alex Telles. Il brasiliano è stato fortemente voluto dall’allenatore e ha dimostrato già notevoli progressi. Tanto che il Chelsea avrebbe già mosso un passo nella sua direzione, cercando di inserirsi nella trattativa tra i nerazzurri e il giocatore. L’Inter ha il diritto di riscattarlo a 8.5 milioni e l’interesse dei ‘Blues’ non preoccupa più di tanto.
 
Destino inverso per il collega di reparto, nonché connazionale, Dodò. L’ex Roma ha subito un’involuzione evidente nell’ultimo anno e mezzo e aspetta una mossa ufficiale della Sampdoria, che potrebbe rilanciarlo. I blucerchiati hanno pensato pure a Yuto Nagatomo, che attende novità su un rinnovo che non arriva. A giugno, il contratto del nipponico scadrà e l’addio dopo cinque anni è un’ipotesi seria.
 
Martin Montoya sarà rispedito al mittente, nonostante l’incoraggiante crescita recente. Il Barça, però, è coperto e non vuole riprenderselo. Si aspetta, dunque, l’inserimento di una terza squadra che voglia affidarsi al terzino spagnolo.
 
Danilo D’Ambrosio sembra andare verso la permanenza, forse a discapito di Davide Santon, che piace a molti club. Per la fascia destra, piacciono Gregory van der Wiel del PSG e Jacopo Sala dell’Hellas Verona. Il primo può arrivare a gennaio, mentre il secondo è un affare che potrebbe decollare a giugno.

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