Il Napoli e Sarri ai ferri corti

Il Napoli e Maurizio Sarri vanno ai tempi supplementari. E di conseguenza ci vanno pure il tecnico di origini toscane e le squadre interessate a mettere sotto contratto l’ex mister dell’Empoli dopo il burrascoso divorzio dalla società del presidente De Laurentiis. Divorzio peraltro non ancora sancito, se è vero che all’indomani della scadenza del termine per il pagamento della clausola rescissoria da 8 milioni presente sul contratto di Sarri la situazione resta in altomare.

A fare il punto con chiarezza è stato un comunicato del club azzurro, che si è affidato al proprio legale, Mattia Grassani: “Il rapporto tra il Napoli e Sarri è chiaro dal punto di vista contrattuale. Il mister è ancora in carica, lo scenario attuale è di assoluta linearità. Questa è una vicenda seguita personalmente da De Laurentiis, la clausola è scaduta. A fronte di un comportamento sempre lineare del club, chi vorrà Sarri dovrà trattare direttamente con il Napoli, Sarri è sotto contratto fino al 30 giugno. Il cambio della scelta tecnica con Ancelotti è stato obbligato visto che Sarri non ha dato risposta sul rinnovo offerto. Se non ci saranno novità, il Napoli pagherà sia Sarri che Ancelotti, salvo esonero. Le dimissioni non sono previste, lui può rassegnarle ma non interromperebbe il rapporto di lavoro. Il Napoli ha già diffidato alcuni club interessati a Sarri facendo presente che è ancora a libro paga del club. Non ci sono clausole che permettono la negoziazione di Sarri con altri club senza il consenso del Napoli. Il club è forte di un contratto”. 

Messaggio chiaro: svanita la clausola, ora chi vuole Sarri dovrà trattare con il Napoli, alle condizioni del Napoli. Tempi lunghi? Forse, cosa che non si augura Alessandro Pellegrini, l’agente dell’ex allenatore azzurro, criptico ai microfoni di ‘Sportitalia’: “Sarri è un allenatore del Napoli, non aggiungo altro…”

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