Il futuro di Chiesa e frecciate al Milan: è Commisso show

Il giorno dopo l’ufficializzazione del passaggio di proprietà in casa Fiorentina è già tempo di presentazione per Rocco Commisso.

L’imprenditore italo-americano è stato tempestato di domande ed è parso emozionato e raggiante in vista della nuova avventura: “Nel mio lavoro le cose non accadono veloci come in questo caso. Dalla lettera d’intenti al closing è passato pochissimo tempo. Nel calcio so che le cose vanno piu veloci che negli affari. Senza calcio nella mia vita oggi non sarei qui. L’accoglienza ricevuta è una cosa incredibile, non me la sarei mai immaginata. A New York non mi riconosce nessuno, qui tutti. E’ indescrivibile e sono molto orgoglioso di rappresentare questa città meravigliosa”.

Commisso ha poi confermato che il sogno di acquistare la Fiorentina covava da tempo: “Nel 2016 feci un’offerta per la Fiorentina ma non ebbi risposta. Nel 2017 la famiglia Della Valle, che ringrazio e che rispetto immensamente per i sacrifici, non rispose ugualmente. Adesso è successo. L’obiettivo mio è sempre stato investire nel calcio. Provai con il Milan, ma lasciamo stare come è andata, dico solo che in un anno Mister Li ha perso più soldi di ogni terrestre in ogni tempo. Non voglio fare promesse che non posso mantenere”. 

Inevitabili le domane sul futuro assetto tecnico e sul mercato: “Montella e Corvino al momento sono sotto contratto, con calma seguiremo tutte le decisioni. Montella è in India, non gli ho ancora parlato. Chiesa? L’intenzione è di tenerlo. Mi hanno assicurato che non c’è alcun accordo per la sua cessione. Abbiamo le risorse per fare bene, faremo investimenti intelligenti e cercheremo di risolvere anche i problemi relativi alle infrastrutture. 

Infine una specificazione sull’antica fede bianconera…: “Da piccolo tifavo Juventus perché con Sivori e Boniperti vinceva sempre. Ma io ora sono fiorentino e orgoglioso di essere fiorentino. Qui purtroppo una squadra vince sempre tutto, non è una buona cosa. Ovviamente tifo per l’Italia, la Nazionale è di tutti noi”.

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