Donadoni non dimentica Cassano

Roberto Donadoni è tra i più noti estimatori di Antonio Cassano. Il tecnico è stato l’artefice principale della rinascita del barese, quando gli ha restituito la Nazionale durante il suo regno da ct e quando l’ha accolto a Parma, nel 2013.
 
I destini dei due sono inestricabili e potrebbero incrociarsi nuovamente, magari per l’ultima volta. Il fantasista di Bari Vecchia, in estate, si è accasato alla Sampdoria. Né Zenga né Montella, per ora, hanno puntato sul suo talento lunatico. L’ultima presunta ‘cassanata’, anzi, lo allontana dalla Liguria.
 
Cassano è sinonimo di anarchia, la quintessenza dell’indisciplina. E Donadoni è stato il solo a capirne le sfumature, tecniche e caratteriali. Ecco perché un ricongiungimento non è utopia.
 
Il Bologna, con l’avvento dell’allenatore, sembra rinato. Ma per la salvezza serve qualcosa in più, rispetto a un organico manchevole. L’esperienza e la fantasia dell’ex Roma e Real Madrid potrebbero rappresentare la svolta per i felsinei. 
 
Donadoni medita di dare l’ultima chance a Cassano e, contestualmente, Vincenzo Montella guarda al mercato in cerca di alternative. Per gennaio, il Bologna pensa seriamente l’assalto a Fantantonio.

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