Conte: “Al 60% torno in Italia”

Il futuro di Antonio Conte è finito sotto i riflettori dopo i rumors che lo accostano insistentemente a Inter, Milan, Roma e anche Juventus, e nonostante le smentite dei diretti interessati l’attesa dei tifosi aumenta. Resta anche aperta l’opzione estera, Psg in primis.

L’ex commissario tecnico della Nazionale in una intervista alle Iene che andrà in onda martedì sera ha chiarito alcuni punti, svelando alcuni indizi importanti: “La priorità è andare in una società che mi permetta di lottare per vincere”. “Se il prossimo anno allenerò in Italia? Ci sono buone probabilità, come anche che allenerò all’estero. Ma c’è anche l’eventualità di restare fermo”.

Per una volta l’ex tecnico del Chelsea si sbilancia e dà alcune percentuali: “In percentuale 60% di probabilità che resto in Italia, 30% che vado all’estero e 10% che rimango ad aspettare”.

“Non posso dire sì per nessuna squadra perché non c’è niente. Contatti con club di Serie A? Personalmente no, è un po’ presto”, ha detto ancora l’allenatore leccese, che ha negato di aver incontrato l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta, di aver parlato al telefono con Paolo Maldini e Francesco Totti, di essere stato contattato dallo secicco del Psg Al-Khelaifi.

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