Var e cuore, la Roma e Di Francesco restano a galla

Succede di tutto nel posticipo domenicale della 16a giornata tra Roma e Genoa. Cinque gol, un palo, un gol annullato dal Var e un rigore non concesso agli ospiti all’ultimo secondo di recupero, che avrebbe sancito un 3-3 forse fatale a Eusebio Di Francesco.

E invece la Roma, pur balbettante, si mostra più forte dei fischi e della contestazione dei tifosi, entrati allo stadio con dieci minuti di ritardo, e sale a 24 punti, mettendo pressione su Lazio e Milan. Notte fonda invece per il Genoa di Prandelli, che fa la propria partita con coraggio, pagando care però delle disattenzioni difensive.

Non basta al Grifone andare due volte in vantaggio, con Piatek (di nuovo capocannoniere solitario con 12 gol) al 17’ e con Hiljemark al 33’, perché la Roma rimonta sempre, con Fazio al 31’ e con Kluivert al 44’. In mezzo, tanti errori e poche idee per i giallorossi, che nel secondo tempo svoltano con un pizzico di fortuna: in avvio gol annullato a Lazovic su papera di Olsen per fuorigioco di Piatek a inizio azione, poi Cristante firma il sorpasso al 15’ dopo un bello scambio con Kluivert.

Finale in trincea per la Roma, Pandev si divora il 3-3 e brivido al 95’ per un contatto tra Florenzi e il macedone, ignorato da arbitro e Var.
 

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