Un figlio d’arte frena il Verona

E’ finita 1-1 tra Verona e Padova al ‘Bentegodi’ nel primo derby veneto della stagione davanti a 13503 spettatori di cui 1160 tifosi padovani accorsi per il ritorno dei bianco cudati in serie B. I gialloblù, inguardabili nel primo tempo, hanno capitalizzato la splendida punizione di Almici, portandosi sull’1-0. Subito pareggiato da Luca Ravanelli, figlio classe ’97 dell’ex attaccante di Juventus e Nazionale Fabrizio, frutto di una progressiva supremazia della formazione di Bisoli su quella di Grosso. Nella ripresa stessa sinfonia: ospiti col pallino del gioco in mano, Hellas sulla difensiva fino a metà ripresa quando i gialloblù, dopo le prime sostituzioni di Grosso, hanno iniziato a creare diversi pericoli, l’ultimo con Pazzini entrato negli ultimi dieci minuti. Prossimo turno (2 settembre): CosenzaVerona; Padova-Venezia.

Primo tempo. Equilibrio in campo fin dalle prime battute che equivale a zero emozioni fino al 10’ quando Matos centra basso dalla sinistra e Zambataro si rifugia in angolo. Sull’altro fronte Bonazzoli si dà un gran da fare in area gialloblù ma, al momento, è troppo solo per dare fastidio all’estremo Silvestri. Stesso discorso sull’altro fronte per Di Carmine. Al 18’ la prima emozione, firmata Padova: Contessa, servito splendidamente da un traversone di Zambataro, spunta alle spalle dei difensori scaligeri con una battuta al volo che esce di poco. L’incursione del laterale di Bisoli mette i brividi all’Hellas che reagisce. 23’: punizione da una ventina di metri, batte Almici, la palla sbatte sulla parte bassa della traversa, infilandosi nella rete per l’1-0 per il Verona. I ragazzi di Bisoli ci mettono qualche minuto per assorbire la botta ma, ben presto, guadagnano campo, l’Hellas lascia fare senza peraltro riuscire a creare nuovi pericoli. Caracciolo ci mette la testa per evitare guai peggiori alla porta scaligera. Quindi Capello ha la palla dell’1-1: gran botta, Silvestri salva con una magistrale deviazione. I patavini alzano il baricentro senza trovare opposizione. 36’: punizione dalla trequarti del solito Contessa, difesa gialloblù imbambolata, spunta sul secondo palo Ravanelli che, indisturbato, insacca il meritato 1-1. Ci si aspetta la reazione gialloblù, invece è il Padova a sfiorare il raddoppio con Pulzetti, buon per l’Hellas che Henderson riesca a deviare la conclusione a botta sicura dell’ex. Allo scadere del tempo ci pensa Clemenza a graziare la porta gialloblù: gran conclusione a giro su servizio dello scatenato Capello, la palla esce di un niente. Un minuto di recupero, tutti negli spogliatoi, ma con umori diametralmente opposti: Padova sulle ali dell’entusiasmo, Verona (letteralmente) smarrito.

Secondo tempo. Stesse formazioni in campo ad inizio ripresa, stesso spartito. Padova (subito) pericoloso con Cappelletti che chiude un angolo, palla a lato. Risponde il Verona, punizione dalla trequarti, nulla di fatto. Prime sostituzioni Hellas al 11’: Grosso inserisce Gustafson per Ragusa e Zaccagni per Henderson, cercando di dare maggiore spessore alla linea mediana. Niente da fare: Verona sempre in balia degli avversari. In due minuti Bonazzoli manda in tilt la retroguardia scaligera, concludendo dal limite, Silvestri c’è; quindi realizzando l’1-2 che l’arbitro annulla per fuorigioco apparso millimetrico. E l’Hellas? Faticosamente prova ad uscire dal guscio: Di Carmine si vede per la prima volta al 13’, conclusione senza esito. Quindi Matos batte da buona posizione, Merelli non si fa sorprendere. 24’: il gialloblù Crescenzi da fuori, palla a lato 26’: Bisoli inserisce Berlinghieri per Capello nel Padova. Ancora Verona alla mezzora: centro di Colombatto dalla trequarti, Caracciolo alla deviazione sottomisura, palla alle stelle. Bomber Di Carmine, 22 reti la scorsa stagione nel Perugia, accorso nella propria area su una punizione di Clemenza, devia in angolo, procurando un brivido a Silvestri. Il Padova rifiata, il Verona si fa vedere col neo entrato Gustafson, conclusione potente ma centrale. 38’: gran tiro di Laribi, Merelli si supera, deviando in angolo. 39’: dentro Pazzini per Matos nel Verona e Guidone per Bonazzoli nel Padova. Esplode il ‘Bentegodi’ con l’entrata di Pazzini, capocannoniere con 23 reti due stagioni orsono, quella della promozione. Gran stacco aereo di Caracciolo sottomisura, palla incredibilmente sopra la traversa. Bisoli inserisce Broh per Clemenza mentre buon per l’Hellas che non ci sia nessun attaccante patavino a centro area quando Silvestri va a farfalle. Tre minuti di recupero e Pazzini si presenta alla sua maniera: gran girata volante su assist aereo di Di Carmine indirizzata a fil di palo, Merelli si supera, salvando il Padova. Triplice fischio: 1-1.

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