Trapani messo in mora, la società precisa

Botta e risposta. Questa la situazione in casa Trapani a pochi giorni dall’andata della finale playoff di Serie C contro il Piacenza.

Poche ore dopo la lettera con cui i giocatori granata annunciavano la messa in mora del club, la società ha risposto attraverso un altro comunicato nel quale si è provato a ridimensionare il caso, affermando che “solo sei calciatori professionisti della Prima Squadra non hanno ricevuto la retribuzione di marzo 2019 e le stesse saranno corrisposte a breve”.

“In riferimento al comunicato pubblicato attraverso l’AIC dei propri Calciatori Professionisti – si legge – La Proprietà del Trapani Calcio intende rappresentare quanto segue. Fin dal proprio insediamento, la Proprietà ha sempre ottemperato e rispettato tutte le scadenze federali in calendario, tra cui quella dello scorso 18 marzo. Relativamente alla messa in mora arrivata nella tarda mattinata del 3 giugno, nelle tempistiche e nella forma inspiegabili (la Società ha venti giorni di tempo per ottemperare al “lamentato”), si sottolinea che l’amministratore delegato del Trapani Calcio ha cominciato ad elargire gli emolumenti relativi al mese di marzo 2019 dal lunedì antecedente la doppia sfida play-off contro il Catania; attualmente solo sei calciatori professionisti della Prima Squadra non hanno ricevuto la retribuzione di marzo 2019 e le stesse saranno corrisposte a breve come comunicato venerdì scorso ai rappresentanti della squadra. L’Amministratore Delegato del Trapani Calcio si sta adoperando per anticipare il più possibile l’iter di iscrizione da rispettare entro il 24 giugno, secondo le attuali normative federali e avrebbe gradito il non prolungarsi di strumentalizzazioni rivolte esclusivamente a screditare continuamente questa Proprietà. La Fm Service Srl, rappresentata da Maurizio De Simone, che nell’ultimo periodo è stato insultato gratuitamente, ha comunque  fino ad ora assicurato la normale gestione finanziaria del Trapani Calcio secondo i propri principi. La Proprietà ha sempre fatto del dialogo la propria arma, riconoscendo anche eventuali errori nei confronti dei propri tesserati e/o dell’ambiente, qualora ce ne fossero stati, e confida nel buon senso di tutti affinché si continui incessantemente a sostenere la squadra verso un obiettivo comune”.
 

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