Tracollo del Verona, è Fiorentina show

Come buttare al vento quindici giorni di lavoro sul campo? Il Verona di Pecchia ne è stato l’emblema contro la Fiorentina che a cui è bastato un tempo per impartire una lezione da “manuale di serie A” all’Hellas, sconfitto dai viola con un clamoroso 0 a 5 davanti a 18.181 spettatori di cui 1433 tifosi viola gemellati con quelli gialloblù. Verona scarico in primis fisicamente contro una Fiorentina di Pioli, giunta in riva all’Adige a zero punti, rapidissima e cinica nel tagliare come il burro un’inguardabile retroguardia scaligera per nulla protetta nello schieramento voluto da Pecchia. Se il dilemma, dall’inizio del torneo, era “ma perché Pazzini è partito dalla panchina contro Napoli e Crotone?”, il dilemma della settimana entrante, in vista della Roma all’Olimpico sabato sera, sarà: “Squadra cercasi”. D’altra parte questo è quanto s’è visto al Bentegodi in cui la Fiorentina in appena 24 minuti, con Simeone prima, Thereau poi (su rigore), Astori infine, ha chiuso di fatto la pratica, incamerando i primi tre punti in classifica e lasciando all’Hellas l’unico punticino conquistato a Crotone. Il poker, la bella punizione di Vertout nella ripresa, ha incorniciato la prestazione dei ragazzi di Pioli. Prossimo turno: Fiorentina-Bologna, RomaHellas Verona.

Primo tempo. Pazzini è in campo dall’inizio ma questo non basta. Non passano due minuti che la Fiorentina passa in vantaggio: Benassi se ne va indisturbato e dal limite, decentrato sulla destra rispetto alla mezza luna, lascia partire un diagonale tutt’altro che irresistibile, Nicolas non trattiene, Simeone è il più lesto di tutti ad insaccare a porta vuota. Hellas Verona tramortita, viola padroni campo. 9’: secondo pasticcio della retroguardia gialloblù e di Nicolas che esce a valanga, ma nella propria area, su Chiesa che stava indirizzano il pallone fuori area, l’arbitro fischia rigore che Thereau, ex Chievo ed Udinese, realizza per lo 0 a 2 viola. E’ Fiorentina-show: Simeone, diagonale a lato, quindi Nicolas salva in angolo su Veretoux prima che Astori corregga un angolo, a difesa immobile, insaccando lo 0 a 3 (24’). Bentegodi di fede gialloblù ammutolito, tifosi viola in visibilio e pronti ad incitare i gemelli gialloblù. Nicolas compie una seconda prodezza, dicendo no Simeone. Il Verona, approfittando di una pausa fisiologica della Fiorentina, ci prova con Pazzini, palla alta; e Fares, ribattuta in angolo da cui nulla scaturisce. I minuti trascorrono senza altri lampi fino al minuto di recupero ed alla conseguente bordata di fischi a Pecchia ed ai gialloblù.

Secondo tempo. Nel Verona Pecchia inserisce Kean, ex Juventus, per Ferrari e Romulo per Souprayen ad inizio ripresa, Fiorentina immutata. L’Hellas prova ad incidere, i ragazzi di Pioli lasciano fare. Buchel dalla distanza, a Sportiello sfugge la sfera, palla in angolo. 12’: si fa vedere Kean, battuta al volo, palla in angolo: dalla bandierina, batti e ribatti, palla di nuovo a Kean che sottoporta calcia alle stelle, sciupando un’occasione d’oro per accorciare le distanze. 14’: Bessa al tiro, Sportiello si allunga e para in due tempo. Alla Fiorentina è bastato conquistare una punizione da fuori area che Verteout trasforma in una magica (e imprendibile) parabola per il poker viola. Dalla curva Sud, cuore del tifo gialloblù, si levano cori che sbeffeggiano l’allenatore Pecchia. 25’: dentro Valoti per Zuculini nel Verona; nella Fiorentina dentro Dias per Chiesa, quindi entra Babacar per Thereau. 32’: la migliore occasione scaligera passa sui piedi di Romulo, al volo sottoporta, indisturbato, calcia su Sportiello. 39’: ultimo cambio nella Fiorentina, dentro Cristofoto per Veretout. La Fiorentina sbaglia altre nitide occasioni fino al 44’ quando Dias, ennesima «dimenticanza» del Verona, entra in area dalla destra ed infila in diagonale il povero Nicolas. Altri cori sbeffeggianti verso l’allenatore gialloblù da parte della tifoseria scaligeri negli ultimi due minuti di recupero che sanciscono la schiacciante vittoria della Fiorentina contro un’Hellas irriconoscibile, nuovamente sommersa dai fischi al triplice fischio con una durissima contestazione al tecnico Fabio Pecchia.

 

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