Tassotti: “Mentalità Milan finita nel 2009”

Mauro Tassotti, attuale vice allenatore dell’Ucraina al fianco di Shevchenko, torna sulla crisi del Milan: “Il Milan ha iniziato a non spendere più tanti soldi e il paragone con altri top club è stato subito impietoso – ha detto a Sportarena – . Ci sono stati altri errori ma sono cose ‘normali’ e che possono capitare. Però non ti puoi permettere errori di questo genere quando hai un budget risicato”.

La fine della mentalità vincente in casa Milan ha una data: “Questo tipo di cultura è rimasta fino al 2009, poi però sono iniziati i problemi. Sacchi ha portato una mentalità vincente che è stata assimilata dal gruppo italiano. I vari Maldini, Costacurta, Albertini e così via. Quando arrivò Sheva fu più facile per lui perché aveva intorno grandi uomini e professionisti. Ora sembra più difficile per il Milan, speriamo che nei prossimi anni si possa tornare a gioire tutti insieme”.

L’arrivo dei cinesi: “La cessione porterà, almeno sulla carta, maggiore forza sul mercato ma anche un po’ di ordine: in questo mercato ci sono state operazioni importante ma la speranza è che i cinesi possano portare grandi campioni”.

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