Suso e la fissazione degli italiani

Ok il rinnovo di Donnarumma, l’acquisto di Bonucci, di un uomo d’ordine come Biglia e di un bomber come Kalinic. Ma il vero indispensabile del Milan si chiama Suso. Vincenzo Montella non può farne a meno, come punta esterna del tridente o seconda punta nel 3-5-2.

L’attaccante spagnolo, a un passo dal rinnovo, è il giocatore più qualtitativo della rosa sul piano tecnico e, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, ha confermato il feeling con il tecnico napoletano:
“Sto benissimo al Milan, Montella è molto bravo. Ogni volta che mi arrivava una proposta, andavo dalla società e dicevo: ‘Mi vuole il Napoli‘. E loro: ‘Tu resti qui’. E io: ‘Ottimo, è quello che desidero pure io’. Il Milan ha sempre detto di volermi tenere e io ho sempre detto di voler restare qui”.

Non tutto però funziona a meraviglia nel rapporto tra Suso e l’Italia.

Lo spagnolo avanza qualche dubbio su un paio di fissazioni dei calciofili italiani: la tattica e non solo…: “Sono abituato alla filosofia spagnola – ha detto l’ex Liverpool -. Da noi siamo più elastici, invece qui in Italia o fai l’esterno o la seconda punta. Mi sento più libero come esterno destro, ma faccio quello che mi viene chiesto e credo di poter essere utile anche come seconda punta. Nessun problema. Di voi italiani non capisco la fissazione per il Fantacalcio. Se mi fermate, e? per dirmi: ‘Ehi, ti ho comprato al Fantacalcio, devi segnarmi!’. Non vi importa se una squadra vinca o perda: vi importa che io segni. E non lo fate neanche per soldi. Siete un po’ strani”.
 

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