Stramaccioni-Iran, nuova puntata

Continua il braccio di ferro tra la Federcalcio iraniana e Andrea Stramaccioni, il tecnico dell’Esteghlal, formazione del massimo campionato, al centro di un caso diplomatico legato al fatto che il tecnico era stato bloccato all’aeroporto di Teheran per una questione di visto turistico scaduto, punto più alto di un clima di tensione aperto dalla conferenza stampa con cui, il 23 agosto, l’ex tecnico dell’Inter aveva denunciato l’abbandono del club, reo di non aver fornito un interprete all’allenatore.

Con un comunicato pubblicato mercoledì l’allenatore romano afferma di non essere stato informato dalla Federcalcio di procedimenti disciplinari nei suoi confronti, e respinge tutte le accuse a suo carico.

“Con riferimento alle notizie di recente apparse su alcune agenzie iraniane, poi riprese da diversi media internazionali, in merito ad una presunta nota di censura per ‘comportamento non professionale e dichiarazioni non vere’ che sarebbe stata inviata dal Comitato internazionale della Federcalcio iraniana al sottoscritto, si precisa quanto segue: premesso che non solo non mi è mai stata comunicata tale nota di censura ma nemmeno notificata l’apertura del relativo procedimento disciplinare, in violazione dei più elementari diritti alla difesa, si nega fermamente di aver posto in essere qualsivoglia simile comportamento e se ne respinge pertanto ogni addebito a riguardo, peraltro vago e generico. Si aggiunge altresì che è già stato dato incarico ai miei legali di condurre tutti gli accertamenti del caso e, ove necessario, porre in essere tutte le azioni a tutela della mia persona e immagine sia professionale che personale”.
 

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