Socrates raccontato da Ruggeri

“A noi piace raccontare il calcio, ma ci piace un calcio particolare: il calcio romantico, il calcio dei grandi personaggi. Qui parliamo di un grandissimo personaggio: Socrates”. Così Enrico Ruggeri annuncia la puntata de Il Falco e il Gabbiano in onda oggi, lunedì 18 aprile, alle 15.30 su Radio 24 dedicata a colui che “è stato definito il Che Guevara del calcio per la sua voglia di riscatto sul suo Brasile“.
 
Il popolo brasiliano concepisce il calcio come parte della cultura stessa di una nazione che combatte da sempre grandi problemi economici e sociali, ma che nello stesso tempo vuole dare di sé un’immagine di modernità organizzando Campionati Mondiali, Olimpiadi, mostrando un volto moderno che però nasconde ancora grossi problemi irrisolti. In Brasile Socrates non ha solo infiammato il cuore dei suoi tifosi con giocate eccezionali, ma ha contribuito a dare un forte impulso verso quella modernità che il Brasile oggi mostra al mondo, o almeno ci prova.
 
Socrates è un giovane molto intelligente che gioca a calcio in modo elegante. È un leader in campo e una persona carismatica fuori dal campo. Cresciuto nell’ambiente universitario di un paese sotto dittatura militare, trasforma la sua squadra, il Corinthians, in una comune proletaria in cui tutti hanno il diritto di esprimere liberamente la propria opinione. Le assemblee con cui i giocatori preparano la partita in completa autogestione diventano per tutto il Brasile il primo esempio della protesta contro la dittatura che governa il paese dal 1964. Le piazze iniziano a riempirsi e davanti alla folla che chiede libertà e democrazia ci sono sempre i giocatori di calcio più rappresentativi, tra cui Socrates.
 
È l’inizio di una rivoluzione silenziosa che porterà alle elezioni del 1985, quando in Brasile tornerà la democrazia. Oggi, lunedì 18 aprile, Enrico Ruggeri ce la racconta a Il Falco e il Gabbiano in onda alle 15.30 su Radio 24.

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