Serie A, seconda giornata con il botto

Si parte sabato 31 agosto con l’anticipo che vede contrapposte Juventus e Napoli, le due capolista degli ultimi anni, quelle che si sono giocate lo scudetto (anche se alla fine l’ha spuntata sempre la Juve) e che, con ogni probabilità, lo faranno anche quest’anno con la probabile intrusione dell’Inter targata Antonio Conte.
Ma la seconda giornata di campionato prevede anche un altro piatto forte, il derby della Capitale: mai in passato si era giocato così presto, il 1 Settembre, con molti tifosi ancora sotto l’ombrellone. La città di Roma sta vivendo un momento particolare dal punto di vista calcistico, con riferimento soprattutto alla sponda giallorossa: mentre la Lazio è una realtà ormai consolidata, che in fase di calciomercato cambia poco e resta ben salda sullo stesso gruppo da anni, la Roma ha vissuto un ridimensionamento evidente negli ultimi mesi.
La stagione non è partita con il piede giusto, complice il pareggio interno contro il Genoa per 3 a 3 con evidente problematiche in fase di difesa. Dall’altra parte la Lazio ha annientato l’altra sponda di Genova, la Sampdoria, con un perentorio 0 a 3 a Marassi. In sostanza mai come quest’anno la Lazio parte con favori così evidenti in un derby: anche analizzando le principali quote delle scommesse calcio si evince questa tendenza.
Mediamente la vittoria della Lazio è quotata intorno alle 2 volte la posta giocata; il pareggio sta sui 3,50 mentre la vittoria della Roma nel derby è data addirittura a 3.20 come media. Segno evidente che i bookmakers vedono la Lazio partire con i favori del pronostico come mai era successo prima in un derby.
Qualcosa potrebbe cambiare nelle ultime ore di mercato, con i giallorossi alla ricerca di qualche occasione last minute per migliorare una rosa, quella costruita da Petrachi, che non convince a fondo. Sarà il primo derby per Paolo Fonseca, allenatore portoghese che ha dichiarato la sua volontà di “dare una gioia ai tifosi della Roma perchè so quanto (il derby, ndr) sia importante per loro.
Ed in effetti il derby è sempre una partita fondamentale, che può cambiare, da sola, una stagione; e per un tecnico appena arrivato, ma già criticato, presentarsi con una sconfitta potrebbe essere un elemento assolutamente deleterio.

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