Roma-Spal: Pagelloide giallorosso

Pietro Vultaggio, giornalista MilanoReporter, ScrivoNapoli, BuongiornoSlovacchia, opinionista Sportal.it, dà i voti agli uomini di Di Francesco. 

Olsen 8: senza colpe sui gol, bellissime parate su Petagna che impediscono il tracollo giallorosso.

Pellegrini Luca 5: tante belle speranze, ma il rischio di vanificarle è dietro l’angolo, basta un attimo, una distrazione che può essere fatale, come quando si perde Lazzari procurando il fallo da rigore. 

Pastore 5.5: entra e anche lui si mette a fare i giochetti… come se non bastassero i suoi compagni

Florenz: 5.5: poche luci e poche ombre, fa il compitino, a volte anche meno… 

Marcano 5: perde diversi palloni, ma non si fa sovrastare dagli avversari come in altre occasioni. 

Fazio 5: non è lui, la pausa di campionato non ci ha restituito la diga degli anni passati. 

Nzonzi 6: premiamo l’impegno anche se De Rossi è un’altra cosa…. 

Cristante 5: poco lucido nella corsa, lo vediamo correre anche affannosamente, ma da lui passano come treni i giocatori ferraresi…

Kluivert 4.5: per quanto riguarda i dribbling è fenomenale, ma se poi perde palla e sono fini a se stessi sono controproducenti per lui e per la squadra… e il risultato ne risente.

Pellegrini Lorenzo 6,5: ancora una volta uno dei migliori in casa Roma: un suo missile meriterebbe il gol sotto l’incrocio, ma il portiere della Spal tocca di quel tanto che basta per spedire la palla sull’incrocio dei pall. 

El Shaarawy 4: indisponente, non solo e non tanto per le palle gol che sciupa malamente, bensì per l’atteggiamento troppo spesso rinunciatario. 

Under 5: mezzo punto in più per il pressing molto alto che conduce, poi nulla di più rispetto ai suoi compagni di reparto, se non un tiraccio in tribuna… 

Coric 4.5: un altro acquisto in quella zona di campo che sta tra la trequarti e l’area di rigore avversaria, sparisce dal campo toccando pochissimi palloni. E’ stato il suo esordio, ma giornata e prestazione da dimenticare.

Dzeko 5: una giornata-no, di quelle che capitano, ma se la squadra si regge su di lui, la situazione diventa imbarazzante, anche contro un avversario che lotta per non retrocedere come la Spal. 

Di Francesco 4: le convocazioni, lo schieramento tattico, ma ancor di più il comportamento dei ragazzi di oggi hanno una radice che non può essere diversa del tecnico abruzzese. 

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