Reginaldo fa litigare Parma e Samb

Sambenedettese e Parma si sono affrontate per l’ultima volta il 12 marzo 1989, alla 25esima giornata di Serie B: al “Tardini” finì 0-0, dopo che all’andata al “Riviera delle Palme” gli emiliani passarono grazie a un gol di Lorenzo Minotti, attuale direttore dell’area tecnica del club crociato. All’epoca nessuno nelle due società, né tra i tifosi, avrebbe mai potuto pensare di essere alla vigilia di una svolta storica: i marchigiani retrocessero quell’anno in Serie C1 dopo 8 stagioni consecutive per non riuscire più, almeno fino ad oggi, a riagguantare la B, mentre il Parma avrebbe centrato nella stagione successiva una storica promozione in A, antipasto di 20 anni di soddisfazioni e trionfi, naufragati poi sotto i colpi di quell’amaro fallimento.

Ora è quasi tutto pronto perché le due squadre tornino a incrociarsi: avverrà nella poule scudetto di Serie D, avendo entrambe le formazioni vinto i rispettivi gironi e conquistato la promozione in Lega Pro, ma dovrebbe avvenire anche nel prossimo campionato di terza serie se, come pare, il Parma verrà inserito nel girone B, quello in cui militerà sicuramente la Samb. Ma lo scontro tra due squadre attese a una stagione da protagoniste è stato anticipato dal mercato. Se infatti a gennaio si erano sparse voci sull’interessamento, ancora attuale, del Parma per Titone, bomber e trascinatore dei rossoblù di mister Palladini, ora il motivo del contendere riguarda Reginaldo.

Come detto, l’ex attaccante del Parma, classe ’83, è tra gli obiettivi della società in vista della Lega Pro, ora che il giocatore, che ha alle spalle una lunga militanza in Italia anche con la Fiorentina, e che è svincolato dopo la breve esperienza con il Vasco da Gama, ha ottenuto il passaporto comunitario, fondamentale per giocare in Lega Pro. Reginaldo si trova in Italia da 5 mesi, proprio a San Benedetto del Tronto, perché la Samb era in attesa del pass per tesserarlo per la prossima stagione.

La corte del Parma, come ammesso dallo stesso Reginaldo a Lady Radio, potrebbe però cambiare le carte in tavola: “La Sambenedettese mi ha dato l’occasione di tornare nel calcio italiano e le devo qualcosa, vorrei restare, ma sarebbe bellissimo tornare in una squadra in cui ho giocato e con la quale sono tornato in Serie A, in una società che ha i mezzi e tutte le intenzioni di risalire”.

Parole innocenti, ma che hanno fatto infuriare Andrea Fedeli, dirigente della Samb e figlio del presidente Franco: “Con Reginaldo ci incontreremo domenica. Noi abbiamo dimostrato interesse e stima verso il calciatore, il suo valore è indiscusso. Ci aspettavamo che dopo l’ottenimento del passaporto il procuratore lo spingesse e proponesse in giro, ci sta, ma ci sentiamo un po’ abbindolati”. Appuntamento alla poule scudetto. Non si sa ancora dove si giocherà. E a questo punto per chi tiferà Reginaldo…

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