Preziosi: “Non mi faccio umiliare da quei beceri”

Il presidente del Genoa Enrico Preziosi è tornato a parlare dello striscione offensivo nei confronti suoi e della figlia Paola. “Da meridionale ho il culto della famiglia, guai a toccarmi i figli. Paola l’ha visto quello striscione. Sta nel calcio, suo marito Miguel Veloso gioca nel Genoa. In famiglia ci siamo vietati di parlarne. Sarebbe stato raddoppiare la ferita. Questa volta i beceri hanno superato il confine. Ma io sono un combattivo e non mi lascio umiliare. Si tratta di circa cinquecento elementi, tutti schedati, con cui non vogliamo avere niente a che fare. Ho denunciato tutto verbalmente al capo della Digos”.

Qualche azione legale la faccio con certi post allucinanti che devi stoppare. Come fanno certi striscioni a entrare negli stadi? Domanda che mi faccio da sempre. Di sicuro, le forze dell’ordine non possono entrare nella gradinata. Hanno provato nel ’94 e sono stati scacciati a calci nel sedere. Un rapporto numericamente impari. In Inghilterra c’era una volontà politica. Spero che Salvini prenda a cuore la situazione”. 

L’arrivo di Prandelli: “Lui non sarà mai contestato. Deve solo rimettere a posto la squadra, con due o tre innesti che farò a gennaio, a centrocampo, a sinistra dove abbiamo perduto Laxalt e un portiere. Non chiedo mai a un allenatore di far giocare questo o quello. I buoni giovani si valorizzano da soli. Così era con Gasperini”.

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