Pallotta: “Troppi incidenti, l’Italia si muova”

James Pallotta è rimasto ad Anfield. La Roma ha superato in scioltezza l’ostacolo Chievo ed è pronta per tentare un’altra impresa in Champions. Dopo il Barcellona, sarà il Liverpool a doversi misurare con la bolgia dell’Olimpico. Come contro Messi e compagni, ai giallorossi serviranno tre reti per accedere alla finale, ma il presidente non ci pensa.

Le riflessioni di Pallotta sono infatti tutte sui drammatici fatti di Liverpool e sulla vile aggressione al tifoso dei Reds Sean Cox, ancora in gravi condizioni. Pallotta usa un paragone forte: “La tifoseria della Roma è la migliore del mondo, ma una minoranza di perfetti imbecilli sta rovinando tutto ed è ora che gli italiani prendano posizione, come fecero dopo la bomba di Firenze del 1993. È tempo che le cose cambino, in Italia e a Roma, perché succedono troppo spesso. Nel 1993 ero a Firenze, poi sono andato a Parigi. Avevo sentito delle sirene, ma non sapevo bene cosa fosse successo, poi in Francia mi parlarono di bombe e lì ho saputo che una parte del museo era stata fatta saltare in aria. In quell’occasione gli italiani manifestarono contro la criminalità organizzata, forse è il caso che si inizi a prendere posizione anche ora. Purtroppo il calcio italiano e Roma hanno una storia in questo senso che dura da troppo tempo, questo ci consegna una reputazione immeritata”.

La partita quindi passa in secondo piano: “Non voglio parlare della partita, è tutto bellissimo, ma non è questione di vita o di morte. Quello riguarda Sean Cox, sono vicino alla sua famiglia, tutto il resto passa in secondo piano. Sono molto triste per Roma e l’As Roma che a causa di pochi individui vedono la propria immagine rovinata e calpestata in questo modo”.

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