Moise Kean è un allievo felice

Ha segnato la prima doppietta in Serie A di un ‘Millennial’, dopo essere stato il primo nato negli anni 2000 a timbrare nel massimo campionato. Segni particolari, predestinazione. Questo si può dire di Moise Kean, che contro l’Udinese si è meritato la prima standing ovation della carriera. Allegri gli ha dato fiducia dall’inizio per far riposare i big dell’attacco in vista dell’Atletico Madrid e l’attaccante di Vercelli ha risposto con i fatti, ben oltre alla doppietta che ha trascinato la Juventus, regalando lampi di calcio spettacolo e di tecnica sopraffina.

Al termine della gara, però, l’ex attaccante del Verona è parso tranquillissimo, rivelando che il gol più difficile non è stato quello più difficile: “Il primo gol è stato più difficile, visto che loro palleggiavano e siamo andati veloci. Il mio segreto? Mi alleno bene, poi quando il mister mi chiama mi faccio trovare pronto. Questo risultato ci dà fiducia in vista di martedì”.

A gennaio si è parlato della possibile cessione in prestito, ma Kean non ha fretta di crescere: “Stare qui è fantastico, cresco tanto e imparo molto e questo è il massimo”.
 

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