Milik e la rapina subita: “Nessuna pistola in faccia”

Arkadiusz Milik non si è visto puntare una pistola in faccia nella notte di Napoli-Liverpool, quando subì una rapina in cui gli fu sottratto un Rolex da 7000 euro. Lo ha rivelato lui stesso a ‘Prosto w Szczene’, programma distribuito su YouTube e curato su YouTube dai connazionali Wojciech Szczesny e Lukasz Wisniowski (rispettivamente portiere della Juventus e ciclista).

“Nessuno mi ha puntato pistole alla testa – ha spiegato l’attaccante del Napoli -. Ero in macchina con la mia famiglia, era mezzanotte e mezza ed è stato sufficiente che bussassero al vetro dell’auto. Credo però che se anche fossi stato da solo sarebbe finita allo stesso modo”.

“Mi sono sentito a disagio, anche perché dopo la rapina una decina di persone mi ha scritto su Instagram, perfetti sconosciuti che mi hanno chiesto in italiano se sapessi dire che ore fossero. Situazione spiacevole, ma Napoli è una città normalissima. Solo che prestano troppa ‘attenzione’ a orologi e gioielli. Forse è per questo che i napoletani non li mettono facilmente in mostra”, ha aggiunto il numero 7 partenopeo.

“Non mi aspettavo di trovarmi in quella situazione, anche perché non ero già più a Napoli città ma fuori, vicino alla mia abitazione. Ho saputo tra l’altro che anche Marek Hamsik ha vissuto un’esperienza analoga per ben due volte, e in un caso è riuscito a recuperare il maltolto. Ora mi comprerò un orologio giocattolo, come quelli che sono di gomma e puoi mangiare”, ha concluso con un sorriso il centravanti polacco.

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