Milan, la sentenza Uefa slitta ancora

L’attesa dei tifosi del Milan e della società è destinata ad allungarsi. La sentenza della Camera Giudicante dell’Uefa dopo la doppia bocciatura del Settlement Agreement presentato dal club rossonero per provare a chiudere senza danni “la partita” con il massimo ente calcistico europeo legata al mancato rispetto dei paletti del Fair Play Finanziario è infatti destinata a slittare. Atteso già per settimana scorso, il pronunciamento non è pervenuto neppure lunedì e potrebbe slittare anche di 48 ore.

Cresce quindi la tensione in casa rossonera, che viaggia in parallelo con l’attesa per la possibile svolta societaria legata all’ingresso di un nuovo socio di maggioranza: le trattative tra Li Yonghong e Rocco Commisso proseguono febbrili a Manhattan. L’imprenditore italo-americano punta a chiudere il prima possibile e sembra disposto a lasciare una quota di minoranza alla proprietà cinese pur di evitare che il club passi al Fondo Elliott, eventualità che potrebbe portare alla comparsa di concorrenti per entrare in società. Intanto Elliott ha provveduto al pagamento dei 32 milioni mancanti per completare l’aumento di capitale, quelli che Li non era riuscito a versare entro la data fissata di venerdì e che il management cinese dovrà restituire entro 10 giorni. Per questo anche da parte cinese c’è volontà di chiudere il prima possibile con Commisso, scenario che potrebbe rivelarsi utile anche in vista di un eventuale ricorso al Tas contro la sentenza Uefa.
 

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