La Serie A in campo con il Telefono Azzurro

La diciottesima giornata di serie A TIM in calendario tra il 20 e il 22 dicembre sarà dedicata alla sensibilizzazione sul tema degli abusi e le violenze sui minori.

Grazie a un accordo tra Lega Serie A e Telefono Azzurro – l’associazione dal 1987 in prima linea nella tutela dei diritti dei più piccoli – gli stadi accenderanno i riflettori sul mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, tuttora in attesa di risposte concrete e positive da parte delle istituzioni: sono ancora troppi infatti i minori vittime di situazioni di disagio e violenza. 

Solo Telefono Azzurro, come appena diffuso nell’ultimo dossier, ha gestito nell’ultimo anno attraverso le sue linee una media di quasi 4 casi al giorno di violenza e abuso (in totale 1402 casi. Senza parlare del sommerso, dato da quelle situazioni in cui i più piccoli si trincerano dietro un muro di silenzio e vergogna che li porta a tacere. E a subire, portando con sé una situazione di deriva psico-fisica che li accompagna nella maggior parte dei casi per tutta la vita.  Richieste di ascolto e di aiuto che per il 41,2% hanno riguardato bambini dagli 0 ai 10 anni, nel 32,1% preadolescenti (11-14 anni) e nel 26,8% adolescenti (15-17 anni). Il 26,4% dei casi ha riguardato, inoltre, episodi di abuso psicologico, il 26,2% abuso fisico e il 10,6% abuso sessuale.

Dunque tutti in campo al fianco di Telefono Azzurro!

Siamo al calcio di inizio di una campagna di sensibilizzazione attraverso il numero solidale veicolato anche da un video emozionale di 30 secondi (GUARDA IL VIDEO) che verrà diffuso in tutti gli stadi. “Non far vincere mai chi vuole vederti a terra” è il messaggio rivolto ai più piccoli al termine attraverso un filmato con protagonista l’attore Edoardo Mecca. Nel corto il co-protagonista è un ragazzino con il sogno di diventare un grande calciatore. Ammira tutto il giorno i suoi “eroi” volendone imitare le gesta. Viene però continuamente vessato dai genitori, che non credono in lui, e dai compagni di squadra, che lo bullizzano ad ogni allenamento. Il video vede così un salto nel futuro in cui il protagonista, ormai adulto è diventato capitano e leader della sua squadra.

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