La Juve americana vola con gli ex Ascoli

Dopo Andrea Favilli, Luca Clemenza. La tournée americana della Juventus prosegue all’insegna degli ex giocatori dell’Ascoli, tornati alla base dopo il prestito. Se contro il Bayern Monaco al debutto nella International Champions Cup era stato protagonista il centravanti con una doppietta, alla Red Bull Arena di Harrison è toccato al centrocampista classe ’97 fissare nel finale l’1-1 con un gran gol (sinistro a giro dopo un controllo spettacolare), in risposta al vantaggio dei portoghesi firmato da Grimaldo su punizione al 65’.

Allegri ha optato per una formazione largamente sperimentale, con gli ex Primavera Beruatto e Pereira titolari. Buono comunque l’approccio della Juventus, subito vicina al gol con Marchisio, ottimamente servito da un Joao Cancelo molto ispirato e migliore in campo per distacco tra i bianconeri. Il Benfica ha poi preso confidenza con la partita, passando in vantaggio a metà ripresa con una splendida punizione dai 20 metri trasformata da Grimaldo. In precedenza, il portiere delle Aquile Odysseas aveva salvato il risultato su Khedira e lo stesso Cancelo. La Juve reagisce con Benatia (traversa), prima di trovare il pareggio e spuntarla ai rigori grazie ai due errori del Benfica. In campo da titolare per 62 minuti Mattia Caldara, al centro della trattativa con il Milan che può portare l’ex atalantino e Higuain in rossonero e riportare Bonucci a Torino.

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