L’orgoglio di Gattuso: “Siamo tutti colpevoli”

“Una stagione da riscattare. Una categoria da riconquistare. Un futuro da programmare. Tutti uniti bisogna continuare a lottare”.

Con questi striscioni, accompagnati da un supporto incessante, i tifosi del Pisa si sono congedati con due giornate d’anticipo dalla Serie B, conquistata solo nella scorsa stagione.

La partita contro il Cittadella è stata lo specchio dell’intera, travagliatissima stagione dei nerazzurri, crollati nel girone di ritorno in concomitanza con il passaggio di proprietà dopo essere riusciti miracolosamente a restare a galla durante la prima parte di campionato,

Al termine della gara persa 1-4 contro i granata Rino Gattuso, che ha già annunciato l’addio, ha tracciato un amaro bilancio dell’annata, allungando lo sguardo sul futuro della società: “Sull’1-1 avevo la sensazione di poter fare gol, purtroppo è successo spesso che invece i risultati fossero bugiardi come quello di stasera: mi dispiace molto per come è arrivata la sconfitta. Siamo andati in Lega Pro, non lo avremmo meritato, ma la situazione ci deve davvero far sentire tutti in colpa, anche per come sta andando il calcio italiano. Quando succedono robe così in una piazza come Pisa per ripartire serve gente che ha il veleno: la squadra lo ha, ma nel calcio conta molto la testa e c’è da vedere quale sarà la reazione”.

C’è spazio anche per una timida recriminazione: “Abbiamo avuto tanti giocatori fuori per infortunio per lungo tempo e sicuramente la mancata preparazione ci ha fatto lasciare qualcosa per strada”.

Ora le ultime due partite sulla panchina nerazzurra, a chiudere un rapporto forse mai sbocciato con il presidente Corrado: “Il Presidente è da un pò che non viene nello spogliatoio, ma a lui non è mai piaciuto venire nemmeno quando le cose andavano bene. È stato con noi in albergo”.

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