L’autista del Boca: “Sembrava una zona di guerra”

Continuano a emergere ulteriore dettagli su quanto successo sabato pomeriggio nei pressi dello stadio ‘Monumental’ di Buenos Aires prima della gara di ritorno della finale di Coppa Libertadores. L’autista del pullman del Boca Juniors ha raccontato ai microfoni di ‘ESPN’ i momenti di terrore vissuti durante l’avvicinamento all’impianto sportivo: “È stato terribile, sembrava fossimo finiti in una zona di guerra”. 

Un attacco premeditato, secondo ‘El Gringo’: “Giunti a 500 metri dal Monumental, su Avenida Monroe, è iniziato un fitto lancio di oggetti e bottiglie contro il pullman. I capannelli di teppisti agli angoli della strada e l’assembramento nei pressi dell’ingresso al garage dello stadio mi hanno chiaramente fatto pensare che si sia trattato di un agguato pianificato”.

Minuti di panico per staff e giocatori ‘Xeneizes’: “Ho ricordi vaghi di quel momento, – ha proseguito l’autista – ricordo solo di aver perso i sensi per qualche istante dopo essere stato colpito da una pietra che ha rotto il finestrino laterale. Fortuna che Horacio Paolini era seduto accanto a me e ha avuto la prontezza di afferrare il volante evitando che ci schiantassimo da qualche parte. La verità – ha concluso ‘El Gringo’ – è che si è sfiorata la tragedia”.

 

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