L’addio di Montella: “La squadra mi seguiva”

Vincenzo Montella si è congedato dal ruolo di allenatore del Milan attraverso un tweet e poche parole in un’intervista rilasciata a Sky Sport.

“Allenare il Milan è stato un onore, lavorare con questo gruppo ancor di più. Ringrazio i tifosi per il loro sostegno, Fassone e Mirabelli per l’opportunità e il mio staff che mi ha supportato in ogni momento. Auguro a Rino di riportare il Milan dove merita” ha scritto Montella in un tweet poco dopo l’ufficializzazione di ‘Ringhio’ come nuovo allenatore rossonero.

Poi, l’ex tecnico del Milan è entrato nel dettaglio parlando a Sky: “È sempre colpa dell’allenatore, in questo caso è solo colpa dell’allenatore se non sono rispettati gli obiettivi, secondo me nell’immediato. All’inizio si sono alzate un po’ troppo le aspettative, e in questo abbiamo sbagliato tutti. Ma per la parte tecnica la colpa è mia”. 

Prima dell’inevitabile amarezza per la fine dell’avventura c’è tempo per riannodare i fili dei ricordi più belli: “Restano le soddisfazioni personali, come la Supercoppa, l’Europa ritrovata dopo diversi anni, la qualificazione dal primo turno che mancava da 10 anni. Sono dispiaciuto soprattutto per la tempistica. La squadra mi seguiva, stava crescendo. Dopo le difficoltà e le incomprensioni iniziali andava meglio. Ma va accettato, il calcio è così, alle volte paghi per errori di pochi centimetri”.

Il commiato è un altro in bocca al lupo al successore: “Gattuso è una persona leale, un amico, di lui ci si può fidare”.

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