Inter, Samaden: “Non ci sono troppi stranieri nelle giovanili”

Tempo di grandi festeggiamenti in casa Inter: la Primavera ha appena trionfato al Torneo di Viareggio battendo la Fiorentina 2-1 ai supplementari della finale.

Il responsabile del settore giovanile, Roberto Samaden, ha concesso una lunga intervista a Premium Sport, partendo proprio dalla vittoria in terra toscana: “Questo lavoro sul settore giovanile parte da lontano. Con Vecchi siamo al quarto anno come mister della Primavera, lui ha saputo crescere ragazzi importanti, poi ovviamente valorizzarli e proiettarli nel calcio dei grandi non tocca a noi, ma noi ci impegniamo in tutte le competizioni, cercando di arrivare in fondo. Sono da tanti anni all’Inter e in questi anni la società ci è sempre stata vicina e ha sempre investito molto nei giovani. Ora c’è ancora più necessità che qualche nostro ragazzo sia in Prima Squadra, ed è quello che ci auguriamo”.

Samaden ha parlato anche del numero di stranieri nei settori giovanili, ma la sua visione è differente da quella di molti altri addetti ai lavori: “Troppi stranieri nei settori giovanili? In finale di Viareggio nel nostro undici iniziale c’erano 7 giocatori che sono con noi da quando hanno 8-10 anni. Di stranieri ne sono entrati due, non credo che la problematica del calcio italiano sia dettata dalla presenza di stranieri nelle squadre giovanili. Forse dobbiamo farci altre domande e forse il problema è anche quello che diamo poche opportunità ai giovani di poter esordire nel mondo dei grandi e che poi quando lo fanno ci accorgiamo di colpo che sono in grado di farlo”.

“Qualche ragazzo pronto per la Prima Squadra? Questo bisogna chiederlo più ad Ausilio e a Spalletti – ha proseguito Samaden -. Chiaramente l’obiettivo è questo, Spalletti ha grande attenzione per i ragazzi e quest’anno per loro è stata un’esperienza incredibile perché ripetutamente e con continuità gli è stata data la possibilità di allenarsi coi grandi. Poi ovviamente gli obiettivi della Prima Squadra comportano spesso delle necessità di non poter dare molte opportunità ma il nostro sogno e il nostro obiettivo è quello di vedere qualche ragazzo con la Prima Squadra. 

“Il lavoro di Vecchi con la Primavera? È un ragazzo e un allenatore fantastico. È però un soggetto a rischio perché in qualsiasi momento, giustamente potrebbe ricevere un’offerta dal calcio dei grandi. Ha firmato l’anno scorso un contratto di tre anni e per noi è positivo averlo però se dovesse avere l’opportunità di andare sarebbe contento di farlo. In questo momento è il nostro allenatore e speriamo che lo sia ancora per molto tempo”.

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