Eder a muso duro contro le polemiche

Se l’Europeo si fosse giocato 6 mesi fa, la prima maglia che Antonio Conte avrebbe assegnato sarebbe stata per Eder. L’ex attaccante della Sampdoria, naturalizzato proprio durante i primi passi del nuovo corso azzurro, è stato tra i protagonisti indiscussi del girone di andata, prima di eclissarsi dopo il trasferimento all’Inter.
 
Appena un gol, all’Udinese, e tante prestazioni sottotono, al punto di rischiare di perdere il posto da titolare in azzurro, ma non la convocazione, mai stata in discussione per Conte.
 
Dal ritiro di Montpellier, l’italo-brasiliano ha rivendicato con forza i propri “diritti” meritati sul campo: “Non ho niente da dimostrare a nessuno, se non a Conte, ma so di avere la sua fiducia. Se sono qui non è per quello che ho fatto nei tre mesi all’Inter, ma per quanto fatto negli ultimi 4 anni. Sono in Nazionale da un anno e mezzo e ho dato il mio contributo per la qualificazione all’Europeo”.
 
Eder ha poi allontanato i dubbi che gli ultimi mesi vissuti tra campo e panchina lo facciano arrivare all’Europeo fuori condizione: “Nell’ultimo mese e mezzo all’Inter non avevo giocato, per questo ho sofferto la preparazione, ma adesso siamo tutti alla pari fisicamente. Sono sereno”.

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