Dries Mertens ringrazia la Spal

Le sue polveri nelle ultime settimane si sono bagnate, non un segnale incoraggiante per Maurizio Sarri e tutti i tifosi del Napoli, anche se sul piano numerico la seconda stagione di Dries Mertens come centravanti è in linea con la prima quando, a campionato in corso, dopo l’infortunio occorso a Arkadiusz Milik, il belga fu inventato come prima punta dal tecnico azzurro, stupendo tutti per prolificità e per qualità dei movimenti.

Anche quest’anno la media-gol di Mertens è elevata e sta permettendo al Napoli di essere competitivo per lo scudetto, anzi ancora di più rispetto alla passata stagione. Dal ritiro del Belgio, l’ex PSV Eindhoven non si è potuto esimere dal parlare dell’imminente volata finale per lo scudetto, che ha visto il Napoli andare alla sosta con un ritrovato entusiasmo dopo l’inatteso pareggio della Juventus contro la Spal, cui è seguita la sofferta, quanto preziosa, vittoria azzurra sul Genoa: “Per fortuna la Juve ha pareggiato con la SPAL. Lo scontro diretto del 22 aprile sarà la nostra finale, quella gara può essere decisiva. Per questo voglio essere sempre al top in queste ultime nove giornate: essere campione col Napoli sarebbe fantastico”.

Mertens ha poi effettuato una riflessione in merito a come è cambiato il proprio stile di gioco dopo essere approdato in Serie A al pari della propria centralità nella Nazionale: “L’Italia mi ha reso migliore. In Nazionale è difficile avere il ruolo d’attaccante che ho nel Napoli, ma l’importante è giocare. A volte bisogna mettere da parte il proprio ego nell’interesse della squadra”.
 

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