Di Francesco: “Ci manca personalità”

La Roma torna nel tunnel. I successi su Benevento e Udinese sembravano aver spazzato via il difficile inverno giallorosso e invece ecco la sconfitta contro lo Shakhtar e il pesante ko casalingo contro il Milan. Giallorossi quinti e avvicinati dalla stessa squadra di Gattuso.

L’analisi di Eusebio Di Francesco a Premium Sport è inevitabilmente amara: “Nel primo tempo la squadra ha fatto una buona partita, concedendo poco o nulla al Milan, mentre nella ripresa abbiamo sbandato dopo il gol preso, mentalmente e fisicamente e questo un po’ fa preoccupare. È ovvio che questo è un campanello d’allarme, non possiamo essere contenti del nostro momento e di questa partita in particolare. Sono dispiaciuto soprattutto per la prestazione del secondo tempo, al di là del risultato, perché abbiamo i mezzi per fare molto meglio. Questa squadra ha dimostrato di difettare di un po’ di personalità nel momento del bisogno, oggi lo abbiamo dimostrato: il calcio è fatto di episodi e noi dobbiamo essere bravi a portarli dalla nostra parte, o, quando questo non avviene, a reagire in caso di svantaggio”.

Non ha pagato la scelta di puntare su Schick come punta unica, preferito a Dzeko: “A tratti ha fatto buone giocate, ma nel complesso non ha determinato come avremmo voluto: è un ragazzo giovane a cui va dato tempo, nessuna bocciatura anche perché è il contesto generale che oggi è andato a scemare. La responsabilità me la prendo io, come successo per la ripresa della sfida in Ucraina, non possiamo permetterci passi falsi come questo. Ora dobbiamo solo stare zitti e continuare a lavorare”.

Ha deluso anche Nainggolan, a riguardo del quale Di Francesco svela un particolare…: “Io in discussione? Sono il primo responsabile, quindi mi sento sempre in discussione, ma fa parte del mestiere dell’allenatore dal primo giorno che siede su una panchina. Nainggolan? Forse non sta attraversando il suo miglior momento, ma abbiamo bisogno di lui, della sua qualità: oggi ha perso un dente dopo uno scontro di gioco e non si sentiva tanto bene”.

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